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Il Pd contro Fuda: «Una farsa la solidarietà a Fragomeni»

SIDERNO «In seguito al grave atto intimidatorio verificatosi a Siderno, ai danni del Capogruppo di maggioranza del Partito democratico Maria Teresa Fragomeni, non è stato il Partito democratico a c…

Pubblicato il: 30/11/2016 – 14:36
Il Pd contro Fuda: «Una farsa la solidarietà a Fragomeni»

SIDERNO «In seguito al grave atto intimidatorio verificatosi a Siderno, ai danni del Capogruppo di maggioranza del Partito democratico Maria Teresa Fragomeni, non è stato il Partito democratico a chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale. Tuttavia, la seduta consiliare voluta dal sindaco Pietro Fuda e dal presidente del Consiglio Paolo Fragomeni, come è sempre stato fatto in situazioni simili, sarebbe dovuta essere una seduta ad hoc, senza altri punti in scaletta, con la previsione, sin da subito, dell’apertura alla discussione pubblica, in modo da consentire la partecipazione sia dei cittadini, sia di altri soggetti, istituzionali e non, a vario titolo impegnati nella lotta alla criminalità». Lo afferma in una nota il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. Che aggiunge: «Una volta appreso che non era così, proprio al fine di evitare polemiche su temi particolarmente delicati e sensibili, abbiamo contattato direttamente il sindaco, facendo presente l’opportunità di correggere una decisione oggettivamente inappropriata e di cui, ancora adesso, non si riesce a capire il senso. Purtroppo però, il sindaco ed il presidente del Consiglio hanno ritenuto di non modificare l’ordine del giorno, riducendo la discussione sulla legalità e sulla libertà nello svolgimento degli incarichi istituzionali ad una farsa. Una farsa alla quale, per coerenza politica e per rispetto verso la città di Siderno, i consiglieri del Partito democratico non hanno voluto prendere parte». 
«Adesso – prosegue il segretario del Pd – si è arrivati al paradosso, non solo si è deciso, “a maggioranza”, di aprire comunque il punto relativo all’intimidazione, ma addirittura si è utilizzata l’occasione come pretesto per attaccare i consiglieri del partito democratico, assenti, e mettere la vittima dell’atto intimidatorio, sul banco degli imputati».
«A Siderno – aggiunge ancora Magorno -, di fronte ad atti gravissimi come quello indirizzato a Maria Teresa e a tanti altri cittadini ed amministratori impegnati in prima persona nella vita pubblica, ci si sarebbe aspettati dall’amministrazione in carica un segnale forte ed unitario, ma soprattutto un segnale chiaro, netto, inequivocabile…… e invece, si è preferito fare altro. Come ho già annunciato nella conferenza stampa tenutasi al circolo sidernese, all’indomani dell’episodio che ha coinvolto Mariateresa, il Pd terrà a Siderno la direzione regionale e continuerà la battaglia contro la ‘ndrangheta e tutti i poteri criminali a Siderno come in tutta la Calabria». 

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