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Sculco: «Io distante dalle battute alla Checco Zalone»

Prendo atto di quanto riportato dalla nota stampa del Corriere della Calabria, e sento il dovere di precisare quanto segue. Purtroppo per impegni improrogabili non ho potuto presenziare fino alla fin…

Pubblicato il: 03/12/2016 – 9:54
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Sculco: «Io distante dalle battute alla Checco Zalone»

Prendo atto di quanto riportato dalla nota stampa del Corriere della Calabria, e sento il dovere di precisare quanto segue. Purtroppo per impegni improrogabili non ho potuto presenziare fino alla fine della manifestazione, altrimenti avrei avuto modo di rispondere direttamente a chi si è interrogato sul significato delle mie parole. Preciso che non si tratta di  “gaffe” o “scivoloni”, però alla luce del dato testuale presente nell’articolo ritengo che avrei dovuto esternare il mio pensiero in modo più dettagliato.
A chi si è sentito offeso dalle mie parole, preciso che è totalmente estraneo dal mio pensiero l’idea che l’orientamento sessuale di una persona possa essere motivo di debolezza, o al contempo costituire esigenza di assistenza. Tutto il mio discorso è stato incentrato sulla difesa dei minori, e il mio riferimento all’omosessualità era rivolto a tutte quelle persone che in giovane età subiscono ingiuste discriminazioni fautrici di  gravi danni nel percorso della loro crescita, con conseguenze a volte drammatiche così come riferisce la cronaca.
Quanto rappresentato è frutto di dure battaglie professionali che purtroppo mi hanno portato a constatare in prima persona quanto dichiarato come un dato reale ed attuale, e ho ringraziato l’intera categoria presente in platea per il lavoro svolto.  Avrei preferito che le mie parole, invece di essere assunte come monito di facile ironia con inutili quanto inopportuni riferimenti a Cetto la Qualunque o Checco Zalone, avessero posto in risalto le delicate situazioni che alcune persone specie di  minore età, sono costrette a vivere nei vari contesti sociali a causa di un retaggio culturale ancora oggi esistente. Mi rincresce che da un intero discorso, oggetto di plauso e consensi, sia stato estrapolato da qualcuno presente in sala l’errato concetto che gli omosessuali sono una categoria debole. Mi duole anche se a pensarlo sia stata una singola persona presente all’evento, in considerazione del fatto che viene addebitato ad un soggetto che del rispetto e della lotta ad ogni forma di discriminazione ha fatto uno dei propri fondamenti.
E quanto dichiarato nella presente nota è comprovato da tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere sia me che il mio operato.
Spero che il presente chiarimento possa fornire, a chi si è sentito offeso, la corretta chiave di lettura del mio intervento, con l’augurio che non possano ingenerarsi ulteriori equivoci.

Alessio Sculco
Assessore comunale Catanzaro

***

Gentile assessore, esprimere il suo pensiero in maniera più approfondita e dettagliata era doveroso trattando un argomento delicato e facile a fomentare polemiche e rimostranze. È proprio per non alimentare uno strumentale malcontento che abbiamo scelto il linguaggio leggero dell’ironia. Meglio un’involontaria gaffe che la discriminazione che evidentemente non le appartiene. (ale. tru.)

 

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