Concertone in piazza a Cosenza: e il collaudo?
COSENZA Stiamo ai fatti: il 7 dicembre scorso l’amministrazione comunale di Cosenza ha comunicato agli uffici competenti della Regione Calabria (il dipartimento Ambiente e territorio) che per la real…

COSENZA Stiamo ai fatti: il 7 dicembre scorso l’amministrazione comunale di Cosenza ha comunicato agli uffici competenti della Regione Calabria (il dipartimento Ambiente e territorio) che per la realizzazione del progetto “Piazza Bilotti e Parcheggio interrato” serve più tempo di quanto fosse stato ipotizzato. Cosenza chiede un’autorizzazione alla proroga per la chiusura degli interventi e la trasmissione della documentazione richiesta. Non più entro la fine del 2016, ma entro il 28 febbraio 2017. Capita: bene o male il completamento di quello che il sindaco Occhiuto immagina uno dei snodi centrali della città è vicino (anche se la sua inaugurazione, prevista per oggi pomeriggio, lo precederà).
I fatti, però, hanno conseguenze e si trascinano dietro qualche interrogativo. Posto che la conclusione dei lavori è rinviata e, con essa, slitta il collaudo finale sull’opera, come si fa a inaugurarla? E come si conciliano i tempi e il work in progress con la “celebrazione” del Concertone di fine anno, evento che – di fatto – farà entrare la nuova piazza nella vita dei cosentini?
Le domande sono aperte perché, secondo quanto è stato possibile apprendere, negli uffici della Cittadella non è ancora stato depositato alcun collaudo. E i tempi stringono, non tanto per la cerimonia di inaugurazione (ormai ci siamo) quanto per l’esibizione di Alvaro Soler. È una corsa contro il tempo che si annuncia complicata, perché la commissione dei collaudatori della Regione non ha in programma, almeno a breve, una visita in piazza Bilotti. Esiste, per la verità, un’altra opzione: quella di rivolgersi alla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, un organismo formato da istituzioni e forze dell’ordine deputato a verificare l’agibilità delle strutture in cui siano previsti spettacoli. Più probabile che il Comune, visti tempi stretti, abbia pensato di seguire questa strada.
Resta il fatto che l’amministrazione, chiedendo la proroga, ammette che la piazza non è ancora completata e quindi non esiste la rendicontazione definitiva, né il collaudo. Eppure oggi si festeggia l’inaugurazione.
(A poche ore dall’inaugurazione il cantiere della piazza è in attività – foto da Facebook)
FONDI E SCADENZE La nuova scadenza, poi, pone un imperativo: se i lavori non saranno completati entro il 28 febbraio 2017 le risorse europee dovranno essere sostituite con le risorse di Bilancio.
Ma qual è lo stato dell’arte dell’opera? Per la costruzione del parcheggio interrato e la riqualificazione di Piazza Bilotti sono stati concessi finanziamenti europei (Fondi Pisu, Por 2007-2013) pari a 16 milioni e 300mila euro e, precisamente 9 milioni e 300mila euro per la riqualificazione di Piazza Bilotti e 7 milioni per la realizzazione del parcheggio interrato (i due progetti, sul piano amministrativo, sono distinti).
Alla fine del 2015, il Comune di Cosenza ha rendicontato per i lavori di Piazza Bilotti la somma di 10 milioni di euro.
Nel corso del 2016 risultano rendicontati, fino a oggi, solo 2 milioni di lavori. Alla luce di questi dati rimanevano, alla data di ottobre 2016, da rendicontare, in riferimento al restyling, oltre 4 milioni di euro. Il Comune di Cosenza avrebbe dovuto certificare e collaudare entro il 31 dicembre 2016 almeno un lotto funzionale dell’opera, pena la revoca dell’intero finanziamento.
Per evitare che il finanziamento dell’intera opera di riqualificazione di Piazza Bilotti e della costruzione del parcheggio sotterraneo potesse essere revocato, il Comune di Cosenza aveva due opzioni: o la certifica e il collaudo entro il 31 dicembre di un lotto (per poter avere la proroga di fine lavori da parte dell’Unione europea al 2018 per i 4 milioni di euro che ancora oggi non sono stati certificati e rendicontati) oppure chiedere l’autorizzazione prevista dal regolamento europeo di proroga per la chiusura degli interventi entro il 28 febbraio 2017. L’amministrazione ha scelto questa seconda via: un’altra corsa contro il tempo per “salvare” piazza e fondi.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it