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Terremoti: piani d'emergenza, al via la sperimentazione

CATANZARO Si è tenuto alla Cittadella regionale un incontro tra la Uoa Protezione civile e i sindaci dei 12 Comuni calabresi con più di 20mila abitanti: Acri, Catanzaro, Castrovillari, Corigliano C…

Pubblicato il: 17/12/2016 – 15:11
Terremoti: piani d'emergenza, al via la sperimentazione

CATANZARO Si è tenuto alla Cittadella regionale un incontro tra la Uoa Protezione civile e i sindaci dei 12 Comuni calabresi con più di 20mila abitanti: Acri, Catanzaro, Castrovillari, Corigliano Calabro, Cosenza, Crotone, Gioia Tauro, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Rende, Rossano, Vibo Valentia. Il dirigente della Uoa Carlo Tansi, in collaborazione con il Laboratorio di Pianificazione dell’ambiente e del territorio (LabPat) del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università della Calabria ha deciso di coinvolgere i suddetti Comuni, denominati “Comuni Pilota”, in una sperimentazione operativa che vedrà come obiettivo ultimo l’elaborazione congiunta, nei comuni stessi, dei Piani di emergenza di Protezione Civile (Pepc) e dei Piani di evacuazione. La sperimentazione inizierà – come spiegato durante l’incontro da Tansi e da Mauro Francini, responsabile del LabPat – con una prima fase detta di “Livello base” dei Pepc che prevede l’acquisizione di informazioni essenziali, utili a dare una risposta efficace ed efficiente a eventuali eventi calamitosi che potrebbero ingenerarsi durante la definizione dei Pepc.
«Questa fase del “Livello base” – è scritto in una nota – nelle settimane scorse è già partita anche per tutti gli altri Comuni calabresi. Per i Comuni pilota, il prossimo 21 dicembre, presso il LabPat dell’Unical, si terrà un primo incontro tecnico operativo di formazione ai delegati del Sindaci e ai tecnici incaricati dalle amministrazioni comunali per la redazione dei Pepc. Un secondo incontro tecnico si terrà giorno 9 gennaio, sempre presso il LabPat, in cui è prevista la restituzione da parte dei tecnici incaricati delle informazioni codificate di base dei 12 Comuni pilota. Dal 10 gennaio inizierà, da parte del LabPat, la successiva fase operativa di trasformazione dei dati raccolti in un formato adeguato per essere importato in maniera automatica su una piattaforma Gis appositamente costruita. L’obiettivo prefissato tra la Uoa, i sindaci dei comuni pilota e i ricercatori del LabPat è quello di avviare, il 31 gennaio 2017, un portale Gis all’interno del quale siano presenti i dati di base precedentemente raccolti, completi di localizzazione grafica sulla Ctr regionale. Concluso il “Livello base”, si darà il via a un “Livello standard” in cui i Comuni saranno chiamati insieme all’Uoa e al LabPat a redigere o adeguare i propri Pepc e Piani di evacuazione secondo linee guida codificate che permetteranno di omogeneizzare le informazioni di tutti i Pepc della Regione. Questa seconda fase si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2017».
«Dopo aver ricevuto in modo informatico tutti i piani dei comuni calabresi – conclude la nota – sarà possibile per tutte le amministrazioni aggiornare le informazioni contenute nei Pepc in modo online. Alla fine della riunione, Tansi ha ribadito che solo tramite la sinergia tra le amministrazioni comunali, la Protezione civile e il LabPAt sarà possibile raggiungere questi obiettivi che fino a ieri sembravano impossibili».

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