RIZZICONI Una lussuosa villa e una polizza assicurativa sono stati sequestrati a Marinella Crea, 40 anni, figlia di Teodoro Crea, considerato dalla Dda di Reggio Calabria il capo storico del clan. Il valore dei beni si aggira intorno a 500mila euro, ma le stime sono ancora in corso. Il provvedimento eseguito della Polizia su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria ha colpito la cosca di Rizziconi ed è collegato all’esecuzione di un’ordinanza emessa il 4 giugno 2016 con la quale sono state disposte, nei confronti di 16 persone, le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per i delitti di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffe alla Comunità Europea.
Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, oltre a Teodoro Crea e buona parte del suo nucleo familiare, risultano anche altri esponenti di spicco della ‘ndrina – quali Antonio Crea, detto “u Malandrinu” e Domenico Crea detto “Scarpa Lucida”, legati da vincoli di parentela con il capo della consorteria criminale, destinatari del provvedimento, anche 3 ex amministratori pubblici del Comune di Rizziconi.
In particolare, l’attività investigativa ha evidenziato l’assoluta egemonia della cosca, manifestata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del consiglio comunale di Rizziconi.
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