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Anbi: «Il nostro rapporto con Coldiretti è alla luce del sole»

Riceviamo e pubblichiamo: Il Corriere della Calabria fa bene a pubblicare documenti relativi all’organizzazione di importanti eventi svolti in collaborazione tra Anbi Calabria e Coldiretti. Anzi, v…

Pubblicato il: 20/01/2017 – 10:47
Anbi: «Il nostro rapporto con Coldiretti è alla luce del sole»

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Corriere della Calabria fa bene a pubblicare documenti relativi all’organizzazione di importanti eventi svolti in collaborazione tra Anbi Calabria e Coldiretti. Anzi, vorremmo contribuire a togliere dall’imbarazzo, qualora ce ne fosse, la redazione e anche chi glieli fornisce. La documentazione “di cui si è venuti in possesso” e anche altro, se occorre, sono a completa disposizione. La documentazione non si colloca, come si vorrebbe far credere e pensare, in una zona d’ombra, ma è corroborata, come è giusto che sia, da atti e delibere degli organi dell’Anbi Calabria. La vicenda che si ripropone con una aggressione quotidiana, che viene presentata come uno “scoop”, abbiamo avuto modo di chiarirla a più riprese, con dovizia di particolari anche sulle pagine del vostro giornale online. Ribadiamo che non si può impedire a presidenti ed Amministratori dei Consorzi, eletti democraticamente nelle liste Coldiretti, sulla base di un programma condiviso e votato dai consorziati, che prevede anche, con un cofinanziamento, l’organizzazione di importanti iniziative di incontro e di confronto con le istituzioni, consorziati, soci e cittadini. Peraltro, incontri di qualità, per la grande partecipazione, per la qualificazione dell’azione, per il materiale prodotto, per le progettualità illustrate, tanto che un noto e importante giornalista ebbe ad affermare «più che un Forum mi sembra di essere ad un Master». Non capisco di cosa ci si scandalizzi o ci si voglia scandalizzare: il rapporto tra Anbi e Coldiretti c’è ed è alla luce del sole. Ė sia organizzativo che politico-sindacale, poiché la maggioranza dei Consorzi di Bonifica ha chiesto alla Coldiretti di esercitarne la rappresentanza, con lo stesso orgoglio con cui vengono rappresentati gli agricoltori, così come ha fatto anche l’Anbi Calabria dal 2010 in poi. Può essere uno scambio di e-mail sui preventivi, che conferma la massima collaborazione anche nella fase organizzativa, decisi e deliberati nei rispettivi Organi, improntati al risparmio assoluto, a generare chissà quali sospetti? Per un periodo gli uffici dell’Anbi, proprio per risparmiare e dotare il personale di strumentazione adeguata, sono stati ospitati presso la sede di Coldiretti.
L’Anbi Calabria non vende sogni e non si può certo pretendere che resti ferma al palo. In un mondo che cambia velocemente, chi fa informazione dovrebbe saperlo, l’associazione che mi onoro di presiedere, nell’ambito delle funzioni assegnate, anche a fronte di difficoltà economiche (che non sono di oggi), non può rinunciare al proprio ruolo: cioè proporre e comunicare progettualità, stimolare innovazione e guidarla con rinnovata attenzione verso temi dell’ambiente, dell’acqua, dello sviluppo durevole e sostenibile del territorio. Ed ancora, spingere e accentuare il ruolo dei Consorzi relativamente ai tributi, all’elusione ed evasione, al nuovo schema di bilancio, alla trasparenza degli atti, alla verifica della sostenibilità economica-finanziaria, alle opportunità del Psr e tanto altro. Non mi pare che da altre parti si brilli per proposte. Pur in presenza di difficoltà economiche che hanno portato, nostro malgrado, al licenziamento di due unità (gli atti sono a disposizione), non si può certo contestare e costringere l’Anbi a diventare uno stipendificio, come purtroppo accade in molti Enti, tanto poi paga Pantalone.
Rimango davvero colpito da questo atteggiamento di scontro, di ostilità che sfiora il dileggio di alcune persone. Una iniziativa volta a distruggere, più che ad informare e proporre. Una dilatazione abnorme di quelle che si vogliono far apparire situazioni negative o scoop che in realtà non lo sono. Un inquietante ed indecoroso atteggiamento che respingo con la fermezza dovuta.
Gradite i miei cordiali saluti.

Marsio Blaiotta
Presidente Anbi Calabria

A proposito di cose imbarazzanti: quanto lo è licenziare due persone quando si spendono decine di migliaia di euro per gli «incontri di qualità» organizzati da un’associazione di categoria? A ciascuno i suoi parametri di imbarazzo: o i denari si trovano per tutti o non ci sono per nessuno. Altrimenti qualcuno potrebbe pensare che Anbi vende sogni (e non solide realtà, come diceva un vecchio claim pubblicitario di Immobildream). Gli ottimi rapporti di collaborazione-fatturazione con Coldiretti sono una questione che compete alla sfera decisionale dei vertici di Anbi, su questo non c’è dubbio. Ma questo modus operandi, lo ribadiamo perché Blaiotta glissa sulla questione, somiglia tanto a quello di un’istituzione che finanzia le iniziative di una sola parte. Come se il consiglio regionale utilizzasse fondi dei contribuenti per finanziare le iniziative di un partito (magari quello di maggioranza, trascurando tutti gli altri). In Calabria è già successo e a Palazzo Campanella ancora si riverberano le conseguenze di quel comportamento. È più indecoroso e inquietante farlo o raccontarlo? (ppp)

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