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Fallimento “Calabria Ora”, in aula la versione dei giornalisti

COSENZA I passaggi societari e il rapporto con i giornalisti sono stati al centro dell’udienza che vede sul banco degli imputati gli imprenditori cosentini Piero Citrigno, 63 anni, e Fausto Aquino,…

Pubblicato il: 31/01/2017 – 17:37
Fallimento “Calabria Ora”, in aula la versione dei giornalisti

COSENZA I passaggi societari e il rapporto con i giornalisti sono stati al centro dell’udienza che vede sul banco degli imputati gli imprenditori cosentini Piero Citrigno, 63 anni, e Fausto Aquino, 59 anni e tre amministratori delle società, riconducibili a Citrigno, poi fallite. Si tratta di Rosanna Grillo, 57 anni di Squillace; Tommaso Funari, 57, e Massimo Zimbo, 46 anni, entrambi di Cosenza.
Martedì pomeriggio sono stati sentiti numerosi giornalisti che hanno lavorato a “Calabria Ora”, chiamati come testimoni dell’accusa.
Secondo l’accusa – rappresentata dai pm Giuseppe Cozzolino, Donatella Donato e Giuseppe Cava – gli imputati avrebbero distratto illecitamente fondi dalla disponibilità delle due società fallite, danneggiando i creditori. Tra questi ci sono diversi giornalisti del quotidiano “Calabria Ora”, edito in periodi diversi, dalle società editoriali “Cooperativa editoriale calabrese (Cec)” e “Paese Sera editoriale”.
La prima è stata dichiarata fallita dal Tribunale a gennaio del 2012. La seconda nel 2013. L’inchiesta nasce da una complessa attività di indagine condotta dalla guardia di finanza di Cosenza che ha spulciato una serie di documenti e sentito un numero cospicuo di giornalisti e dipendenti delle società.
Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha iniziato ad ascoltare i giornalisti che hanno lavorato per le società editoriali riconducibili a Citrigno e Aquino. Il giornalista Pietro Comito ha ricostruito la sua esperienza professionale nel corso del passaggio da una società editoriale a un’altra. E ha precisato il ruolo di Citrigno nei passaggi societari e nei rapporti anche contrattuali con i giornalisti. Delle retribuzioni e dei pagamenti ricevuti nei passaggi da una società all’altra ha parlato il giornalista di Reggio Calabria Consolato Minniti che ha precisato come durante la fase della “Paese Sera editoriale” il riferimento era sempre Citrigno anche se tra gli editori ci sarebbe stato – a sua conoscenza – anche Aquino. Minniti ha detto di non aver mai conosciuto Rosanna Grillo. Nel passaggio da una società a un’altra Minniti ha dichiarato di non aver ricevuto mai il Tfr (trattamento di fine rapporto). Il giornalista Pablo Petrasso ha spiegato ai giudici il ruolo che ha ricoperto nel giornale e nei vari passaggi societari. Il giornalista Antonio Ricchio ha riferito di essere arrivato a “Calabria Ora” perché contattato dall’allora direttore Paride Leporace e che gli editori erano Citrigno e Aquino. Alfonso Bombini ha raccontato la sua esperienza lavorativa in quel periodo. Anna Favretto ha prestato la sua attività lavorativa da marzo 2006 nell’amministrazione della società editoriale della Cec, ma in passato aveva già lavorato con Piero Citrigno. Il suo rapporto di lavoro lo gestiva con Piero Citrigno e quando c’era anche con Aquino. Nella società editoriale “C&C” Favretto riceveva direttive anche da Alfredo Citrigno, figlio di Piero, che era subentrato nella nuova società. La signora Anna Favretto ha spiegato aspetti di gestione delle varie società. Il pm Donatella Donato ha evidenziato alcune contestazioni rispetto al verbale reso in sede di indagini. Anna Favretto ha riferito poi quanto di sua conoscenza in merito al ruolo di Rosanna Grillo. «Non ho mai visto la signora Grillo – ha detto – partecipare ad assemblee convocate nella sede centrale della società. L’ho solo vista qualche volta non so se veniva in altri orari quando io non c’ero. Non ho mai parlato con lei di problemi che riguardavano la società». Il giornalista Marco Cribari ha ribadito ai giudici il ruolo centrale svolto nella gestione del giornale da Piero Citrigno. Anche il collega Francesco Graziadio ha raccontato al collegio di essere stato chiamato a lavorare al giornale da Piero Citrigno: nel corso del tempo il suo ruolo è cambiato perché ha ricoperto diverse mansioni. In alcuni passaggi societari – ha detto Graziadio – non ha ricevuto il Tfr. Il giornalista Eugenio Furia ha raccontato la sua esperienza lavorativa, così come il collega Antonio Alizzi. Alizzi ha spiegato anche che cosa è successo nel 2012 quando si stava decidendo la cassa integrazione per i dipendenti. Valeria Esposito Vivino ha riferito ai giudici il ruolo avuto nel giornale da Citrigno. Vincenzo Chiappetta, all’epoca responsabile della distribuzione del giornale, ha spiegato i rapporti che aveva con Citrigno e Aquino. Il giornalista Francesco Cangemi ha raccontato al pm Donato la sua esperienza lavorativa nel giornale da quando ha frequentato un corso di grafico da redazione a seguito del quale è stato assunto dalla società Cec. I passaggi societari gli sono stati sempre proposti da Piero Citrigno. Il giornalista Francesco Ferro ha riferito di aver iniziato a lavorare con la società “Paese Sera” nel settembre 2010 con il ruolo di caporedattore centrale. Ed è andato via quando poi è stata chiusa la società “C&C”. «Citrigno e Aquino – ha detto Ferro – si sono presentati come editori».
Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 marzo quando saranno sentiti altri testimoni dell’accusa.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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