LAMEZIA TERME C’è un terminal che per molti diviene punto di riferimento certo e quotidiano. Non parliamo dei pendolari dei voli d’affari o degli uomini della politica nostrana che fanno spola da Roma o Milano e che hanno scelto lo scalo di Sant’Eufemia come punto di partenza e arrivo dei loro viaggi. Ma di una categoria sicuramente più abbietta di cittadini che ha trovato l’area dove sorge l’aeroporto di Lamezia Terme quale sito ideale dove far “atterrare” i rifiuti.
(I sacchi d’immondizia indifferenziata nei pressi dell’aeroporto di Lamezia)
Le immagini che arrivano da questa area dimostrano come ormai attorno allo scalo lametino sorga una vera e propria discarica a cielo aperto dove cumuli di immondizia indifferenziata si sommano quotidianamente. Frutto di una gestione, o meglio, di una mentalità alla carlona che preferisce abbandonare i rifiuti domestici e non solo a bordo strada piuttosto che differenziarli e conferirli correttamente negli appositi contenitori.
(I contenitori della raccolta differenziata ricolmi di rifiuti di ogni sorta)
E la scelta del luogo – lo scalo aeroportuale più importante della Calabria, dunque una sorta di porta d’ingresso per chi arriva nella nostra regione – si rivela di più un gesto di autodemolizione dell’immagine della Calabria. Una sorta di vero e proprio schiaffo. Con l’aggravante che in questo caso lo schiaffo lo si dà anche a se stessi. Insomma un biglietto da visita da presentare a chi decide di scegliere la Calabria come meta di un viaggio. Alla faccia dei 63 milioni e rotti di investimenti previsti per rendere più funzionale questa struttura.
Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it
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