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Per l'ospedale di Soverato le regole non valgono

Con il suo rifiuto di dichiarare la decadenza di Minzolini il Senato ha indecorosamente sospeso in Italia il principio di legalità? L’ing. Scura può rivendicare il copyright.Nel mentre la ministra …

Pubblicato il: 17/03/2017 – 19:20

Con il suo rifiuto di dichiarare la decadenza di Minzolini il Senato ha indecorosamente sospeso in Italia il principio di legalità? L’ing. Scura può rivendicare il copyright.
Nel mentre la ministra Lorenzin ratifica la decisione della Regione Sardegna di chiudere il reparto di ostetricia dell’isola La Maddalena perché non raggiunge il numero minimo di 500 parti all’anno (senza peraltro minimamente preoccuparsi delle difficoltà di collegamento e dell’isolamento territoriale dell’isola e fregandosene delle proteste dei residenti e delle partorienti) per rimarcare il dovere di rispettare le linee guida in materia, in Calabria le stesse linee guida valgono e si applicano solo se e dove vuole Scura.
Il commissario, insediatosi nel 2015, sta infatti continuando a tener aperto il reparto di Ostetricia dell’ospedale di Soverato, che da tempo esegue meno di 500 parti all’anno, senza volerci fornire la benché minima motivazione. E, con una strana accondiscendenza, il direttore generale dell’Asp di Catanzaro ha inserito di nuovo quel reparto nel piano aziendale, anche lui senza dare motivazioni.
C’è, a quanto pare, una particolare attenzione verso il territorio di Soverato (che per alcuni politici è anche un bel bacino elettorale), dove è stato istituito anche un Distretto Sanitario sebbene mancava e manchi il numero minimo di residenti previsto per poterlo istituire.
La questione ci riguarda da vicino, perché Soverato è competenza dell’Asp di Catanzaro e le risorse che vengono destinate in quell’area a strutture non previste vengono in gran parte sottratte al Lametino, che rappresenta il 39% del territorio provinciale.
Per vederci più chiaro abbiamo chiesto al direttore generale di render noto ai cittadini come vengono spesi i 490 milioni di euro che ogni anno vengono assegnati all’Asp, ma finora abbiamo ricevuto risposte vaghe e inadeguate.
Di tutto questo la ministra Lorenzin è informata? Oppure nella nostra Regione, in questo come in altri casi le linee guida e gli indirizzi in materia sanitaria sono stati sospesi da parte di un commissario che, quando gli conviene, ama mostrare i denti?
Proprio in questi giorni, infatti, i medici trasfusionisti della Regione stanno rendendo noto che di recente lo stesso commissario ha radunato i direttori generali per dire che si doveva dare alle associazioni di volontariato un incarico brevi manu, senza gara e senza evidenza pubblica, per il trasporto del sangue. E sembrerebbe che, davanti alla giusta ritrosia di qualche direttore, il baldo commissario avrebbe dimostrato che si può fare, apponendo per primo la sua firma su un verbale che attestava la necessità, beninteso in attesa della gara e tenuto conto di una asserita estrema urgenza, di affidare con “scioltevolezza” un incarico che viene definito oneroso senza che si sappia per quale importo. E con ciò si torna al punto da cui siamo partiti.

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