Minniti: «Contro i clan si gioca una partita internazionale» – IL VIDEO
REGGIO CALABRIA Molto è stato fatto, molto è ancora da fare, ma «oggi sconfiggere la ‘ndrangheta è un obiettivo strategico nazionale». Il ministro dell’Interno Marco Minniti non cambia linea. A qualc…

REGGIO CALABRIA Molto è stato fatto, molto è ancora da fare, ma «oggi sconfiggere la ‘ndrangheta è un obiettivo strategico nazionale». Il ministro dell’Interno Marco Minniti non cambia linea. A qualche mese dall’inaugurazione dell’anno giudiziario reggino, quando per la prima volta ha collocato la lotta alla ‘ndrangheta fra le priorità per la sicurezza nazionale, rilancia il messaggio.
QUESTIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE «In Calabria – spiega Minniti – si gioca una partita nazionale, che va anche oltre i confini del nostro Paese. La ‘ndrangheta è un player sia a livello nazionale, sia internazionale, combatterla dove ha le radici costituisce un elemento cruciale e un punto di forza straordinario». Un messaggio cristallino che arriva al termine della Conferenza regionale per la Calabria delle autorità di pubblica sicurezza, insieme al capo della Polizia Franco Gabrielli e i comandanti generali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, Tullio Del Sette e Giorgio Toschi.
COMITATO PER LA SICUREZZA NAZIONALE Una riunione rapida, prettamente operativa – filtra dalle stanze della prefettura di Reggio Calabria – durante la quale i vertici della magistratura e delle forze dell’ordine calabresi, alla presenza dei prefetti, hanno enumerato risultati, ma soprattutto obiettivi a breve e medio termine. «Un comitato per la sicurezza nazionale convocato a Reggio Calabria» per Minniti. Al termine della quale sono stati mostrati i risultati visibili, concreti, valutabili in termini di beni sottratti ai clan e restituiti allo Stato.
BILANCI POSITIVI «Nei primi tre mesi siamo già a circa 1.200 beni confiscati che hanno trovato un loro destinatario – annuncia il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati –. Oggi consegniamo in tutto 92 beni, dei quali 67 unità immobiliari destinate al Comune di Reggio Calabria, 8 per soddisfare esigenze abitative delle classi sociali svantaggiate, in modo di far fronte a quella situazione che viene generalmente definita “emergenza” abitativa, 24 per finalità di lucro – e non fraintendiamo il lucro, che significa mettere a frutto i beni per recuperare risorse da destinare in maniera vincolata a fini sociali – e poi 35 per finalità sociali. Alla Regione diamo 3 unità immobiliari destinate a finalità istituzionali, 22 all’Agenzia del demanio di cui 4 andranno alla prefettura di Reggio Calabria, 5 alla Guardia di finanza per esigenze alloggiative, 1 ai carabinieri per esigenze alloggiative, 7 al Tribunale di sorveglianza e 4 alla Corte d’appello».
IL MESSAGGIO MIGLIORE Risultati importanti, sia dal punto di vista concreto, che da quello simbolico. Lì dove c’erano i clan – commenta Minniti – trovano spazio gli uomini dello Stato e i cittadini. «Non c’è messaggio migliore che si possa dare. La ‘ndrangheta si è impossessata con la violenza di risorse pubbliche per piegarle a fini privati e lo Stato interviene, prende quelle risorse e le riutilizza pubblicamente. Tutto quello che è stato sottratto alla collettività torna alla collettività. È un elemento cruciale – dice – nella lotta contro le mafie e nella lotta contro la ‘ndrangheta».
CIRCOLO VIRTUOSO La fine di un percorso, di un circolo virtuoso – sottolinea Minniti – reso possibile «dal lavoro straordinario di questi anni, soprattutto in Calabria, dove è stata svolta un’attività di prevenzione e repressione senza precedenti. I numeri parlano chiaro in termini di indagini svolte, latitanti catturati, beni sequestrati». La strada – sostiene – è quella giusta. Ma quella da percorrere è ancora tanta.
ARRIVERANNO UOMINI E MEZZI «Si è deciso di lavorare ulteriormente, e non come mera enunciazione di principio, per tagliare le radici alla criminalità organizzata calabrese. Un’operazione strategica su cui ci impegneremo e non lasceremo nulla di intentato. I risultati di questi mesi sono stati assolutamente eccellenti, ma noi continueremo la mobilitazione e aumenteremo l’impegno con uomini, mezzi e risorse, incrementando anche una forte collaborazione tra tutti gli apparati dello stato per vincere una battaglia esiziale per il futuro del Paese».
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it