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Sulle Valli Cupe abbiamo fatto il nostro dovere

Leggo una ricostruzione dell’ultima seduta della IV Commissione che fornisce un’interpretazione quantomeno forzata della discussione relativa alle audizioni sulla riserva naturale Valli Cupe. Il diba…

Pubblicato il: 21/04/2017 – 14:58
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Sulle Valli Cupe abbiamo fatto il nostro dovere

Leggo una ricostruzione dell’ultima seduta della IV Commissione che fornisce un’interpretazione quantomeno forzata della discussione relativa alle audizioni sulla riserva naturale Valli Cupe. Il dibattito è stato certamente animato e ha registrato la partecipazione di tutti i componenti della Commissione, ma descriverlo come un tentativo di blitz della Regione, finalizzato a un non meglio precisato sovvertimento della legge istituiva della riserva, è davvero fuori luogo. Ricordo che la legge, proposta dal consigliere Tallini, è stata approvata all’unanimità sia in Commissione sia in Consiglio e che, sin dall’inizio, ne sono state pienamente apprezzate impianto e finalità. Grazie al lavoro condotto di concerto con tutti soggetti interessati, abbiamo licenziato un testo opportunamente emendato e condiviso. Il tutto nel solco di quella apertura, democraticità  e collegialità che ho sempre voluto caratterizzasse l’azione della mia presidenza: il fatto che si trattasse della proposta di un esponente dell’opposizione non ha minimamente influito sul suo iter, anzi, avendone da subito riconosciuto l’oggettivo valore, ci siamo prodigati per accelerarne doverosamente i tempi di approvazione. Quel che è accaduto dopo è molto semplice e non ha in sé nulla di straordinario: il sindaco di Zagarise, nel cui Comune ricade parte della riserva, ha formalmente chiesto di essere audito ed io, seguendo la prassi istituzionale inerente la mia funzione di presidente, ho recepito la richiesta. Abbiamo pertanto, ascoltato quanto aveva da dire il sindaco Gallella dopo di che, nella seduta immediatamente successiva, ho convocato il sindaco di Sersale e l’etnobotanico Carmine Lupia, unitamente al dipartimento regionale competente, in maniera tale da avere un quadro completo della situazione. Dalle audizioni e dalla discussione seguita è emersa la meritoria capacità della normativa approvata di valorizzare, finalmente, una meraviglia naturale internazionalmente riconosciuta. Le uniche perplessità sollevate dal dipartimento Ambiente riguardano la forma di gestione della riserva. In merito a ciò, come ho affermato concludendo la seduta, ogni ulteriore proposta di modifica migliorativa resta in capo alla legittima eventuale volontà della giunta regionale o di singoli consiglieri. Per quanto concerne la Commissione Ambiente, siamo coscienti e orgogliosi di aver fatto un ottimo lavoro. Nessuna ombra di blitz, quindi, ma soltanto l’esercizio delle funzioni assegnateci dallo Statuto, la prima delle quali è quella di ascoltare per meglio comprendere.

 *presidente della Commissione regionale Ambiente e Territorio

Prendiamo atto della precisazione del presidente Bevacqua che non fa altro che confermare la nostra ricostruzione. (pbel) 

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