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Catanzaro, nuovo riconoscimento per la Cardiologia universitaria

CATANZARO Venerdì scorso, alla Stazione Leopolda di Firenze, sono stati presentati alle autorità regolatorie italiane i dati di attività dei centri italiani di cardiologia interventistica. «Il prog…

Pubblicato il: 27/04/2017 – 13:20
Catanzaro, nuovo riconoscimento per la Cardiologia universitaria

CATANZARO Venerdì scorso, alla Stazione Leopolda di Firenze, sono stati presentati alle autorità regolatorie italiane i dati di attività dei centri italiani di cardiologia interventistica. «Il progetto Gise ha preso vita grazie alla sempre maggiore consapevolezza di come l’efficacia dell’assistenza sanitaria non sia una sfida che possa essere affrontata esclusivamente sul piano clinico: è la governance dell’intero percorso sanitario, oggi, a determinare il successo di un modello di welfare sanitario innovativo e veramente efficace»: questo quanto affermato dal dottor Giuseppe Musumeci, presidente della Società italiana di Cardiologia interventistica (Gise).
Tra i dati presentati relativi alla Regione Calabria hanno riscontrato un grande interesse sia i dati sull’angioplastica coronarica, ma, soprattutto, i dati sulla vera innovazione della cardiologia e cioè sugli interventi di riparazione delle valvole cardiache senza l’utilizzo del bisturi.
Il Centro cardiologico dell’Università di Catanzaro ha introdotto per primo in Calabria la Tavi, cioè l’impianto di una valvola aortica percutanea, ed è l’unico Centro nella regione a effettuare la riparazione percutanea della valvola mitralica. Inoltre i dati sull’attività dei centri italiani hanno posizionato la Cardiologia universitaria calabrese al quarto posto come numero di procedure effettuate.
«Per me è un gran piacere vedere crescere sempre di più la Cardiologia del Campus dell’Università di Catanzaro – ha dichiarato il professor Ciro Indolfi, direttore della cattedra di Cardiologia e presidente eletto della Società italiana di Cardiologia. I dati presentati a Firenze confermano gli ottimi risultati ottenuti in questi anni in una regione difficile nella quale, con impegno ed ingegno, è possibile ottenere gli stessi risultati ottenuti nei grandi centri del nord Italia. È doveroso un ringraziamento al commissario e alla direttrice sanitaria dell’Azienda Mater domini, che ha creduto nell’innovazione e nel progetto cardiopatie strutturali, ai miei collaboratori, in particolare alla dottoressa Annalisa Mongiardo, project leader della Clip mitralica, che con entusiasmo affrontano le quotidiane difficoltà cliniche, agli anestesisti e ai cardiochirurghi e a tutto l’heart team».
Per la cardiologia, anche per procedure innovative come il trattamento percutaneo della valvola aortica o della valvola mitralica, non è più necessario emigrare visto che gli stessi, o migliori, risultati possono essere ottenuti in Calabria presso la Cardiologia del Campus universitario catanzarese.

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