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Dieci indagati per il crac della Sogas

REGGIO CALABRIA Ci sono dieci indagati per l’inchiesta sul fallimento della Sogas, la società di gestione dell’aeroporto di Reggio Calabria, dichiarata fallita nel novembre scorso, a seguito dell’i…

Pubblicato il: 05/05/2017 – 8:55
Dieci indagati per il crac della Sogas

REGGIO CALABRIA Ci sono dieci indagati per l’inchiesta sul fallimento della Sogas, la società di gestione dell’aeroporto di Reggio Calabria, dichiarata fallita nel novembre scorso, a seguito dell’istanza presentata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Sara Amerio. Si tratta dell’ex presidente Carlo Alberto Porcino, del suo vice Vincenzo Calarco, dell’ex capo di gabinetto dell’allora sindaco Demi Arena, Antonio Barrile e dell’ex consigliere provinciale Luca Maio, già finito in carcere nell’ambito dell’operazione Euroscuola che ha scoperchiato l’esistenza di due istituti scolastici totalmente abusivi a Locri. Ma avvisi di garanzia – secondo quanto riporta il Quotidiano del Sud – sono arrivati anche ai 5 revisori dei conti del collegio sindacale di Sogas Renato Antonelli, Giancarlo Filocamo, Giorgio Chiaula, Domenico Pensabene e Antonio Parente. Per tutti quanti l’accusa è di aver alterato il bilancio della società, cristallizzata nella contestazione di false comunicazioni sociali. Un reato cui per Porcino si aggiunge l’«omesso versamento di ritenute dovute o certificate”, perché «non versava entro il termine previsto ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituti e pari a 389.710,26 euro». Una colossale evasione, insomma. Motivo di tali condotte, ipotizza la Procura, la determinazione di dirigenti e revisori a mantenere incarichi (e lauti stipendi) in barba ad una società che almeno dal 2011 risulta in rosso. Al centro dell’indagine del pm Amerio ci sono i bilanci di Sogas del 2011, 2012 e 2013, alterati secondo le accuse appostando previsioni di entrata irrealizzabili o inesistenti, in modo da compensare le perdite. Un “metodo” non dissimile da quello sperimentato al Comune di Reggio Calabria, quando a reggere l’ufficio Finanze e Tributi era la dirigente Orsola Fallara, e finito al centro dell’omonima inchiesta conclusasi con la condanna dell’ex sindaco Scopelliti e dei revisori dei conti. 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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