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Castorina: «La riorganizzazione del Pd parta dai territori»

REGGIO CALABRIA Il rinnovo della segreteria nazionale del Pd che ha confermato Matteo Renzi e l’imminente appuntamento elettorale dell’11 giugno, quando importanti comuni tornano al voto, deve avere…

Pubblicato il: 14/05/2017 – 9:31
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Castorina: «La riorganizzazione del Pd parta dai territori»

REGGIO CALABRIA Il rinnovo della segreteria nazionale del Pd che ha confermato Matteo Renzi e l’imminente appuntamento elettorale dell’11 giugno, quando importanti comuni tornano al voto, deve avere il Pd come forza trainante di un percorso di cambiamento ormai inevitabile e necessario tanto in Calabria quanto a Roma. In queste elezioni serve un Pd che unisce, che attrae, che parla di Sud e di sviluppo, che intercetta la grande sfida del civismo democratico che è nei fatti prevalente nei piccoli comuni» Lo afferma Antonio Castorina, capogruppo Pd a Palazzo San Giorgio e consigliere metropolitano delegato al Bilancio e ai Fondi comunitari. Per Castorina «il Partito democratico forte e coeso può veicolare al meglio le importanti sfide vinte, tanto nei vari enti locali, a partire da Reggio Calabria con Giuseppe Falcomatà, quanto sul livello regionale con la guida di Mario Oliverio e al contempo individuare soluzioni possibili sulle questioni ancora aperte».
«Il Pd che non rinuncia a giocarsi la partita del cambiamento è un Pd unito», afferma.
«La nostra ambizione – prosegue Castorina – con il nuovo gruppo dirigente del Partito democratico sarà quello di fare una “Calabria nuova” che riparta dal territorio: è questa la ragione, la missione, il senso del Partito democratico tanto per noi quanto per tutti i nati nel Partito democratico e non in altre formazioni politiche oramai superate dal tempo e dalla storia».
«La ripresa economica non è né di destra né di sinistra – afferma Castorina – è nei fatti un elemento chiave per la ripresa della Calabria in un quadro economico dove in sei anni la disoccupazione è più che raddoppiata, l’Europa non viene percepita come soluzione ed il mercato finanziario diventa tanto più efficiente quanto più è aperto. Il Partito democratico rispetto a questo, sul livello nazionale deve dare soluzioni praticabili a partire dal “patto generazionale”  che non è solo il cambio dei gruppi dirigenti nel partito e nelle istituzioni ma la necessità di spostare le ingenti risorse oggi impegnate per far fronte agli squilibri del sistema pensionistico verso i giovani e la loro inclusione sociale e lavorativa».
«Il Partito democratico, in questa nuova e rinnovata fase – dichiara Castorina –, deve avere una prospettiva nuova che non è il ritorno a una forza politica che sembra la Margherita e a un’altra che sembrano i Ds, questo sarebbe un semplice ritorno al passato e la morte di una prospettiva di governo che è l’ambizione per cui il Pd è nato. Il Partito democratico che vince è una forza politica che riparte dai territori, che unisce generazioni, che affronta le problematiche della nostra regione con soluzioni sostenibili, che discute e si confronta per portare avanti una linea politica comune».
«Il Pd – dichiara Castorina – deve avere la forza di sostenere e incidere nell’azione di governo nei territori. Il compito di tutti i rappresentanti istituzionali, come dei nostri dirigenti del Pd, è quello di ridare voce e dignità ai territori, di riorganizzare momenti di confronto e discussione, di riacquistare la speranza e la volontà di cambiare le cose».
«L’appuntamento elettorale dell’11 giugno – conclude Castorina – sarà un primo e importante tassello di quel percorso che deve riconnettere il Pd all’ambizione di essere una forza politica a vocazione maggioritaria partendo dal Sud partendo dalla Calabria».

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