JONNY | L’ascesa incontrastata degli Arena
ISOLA CAPO RIZZUTO È uno dei clan di ‘ndrangheta più potenti e rispettati dalle altre cosche quello facente capo agli Arena di Isola Capo Rizzuto. Il predominio esercitato dalla cosca sul territorio…

ISOLA CAPO RIZZUTO È uno dei clan di ‘ndrangheta più potenti e rispettati dalle altre cosche quello facente capo agli Arena di Isola Capo Rizzuto.
Il predominio esercitato dalla cosca sul territorio del centro del Crotonese affonda le sue radici già negli anni Settanta, ma con il passare del tempo la “famiglia” retta dal boss Nicola Arena, oggi ultraottantenne, si è affermato ben oltre i confini della piccola cittadina ionica fino a diventare uno dei punti di riferimento della mafia calabrese.
La cosca è attiva soprattutto nel campo delle estorsioni, in particolare ai danni dei primi villaggi turistici sorti nella zona. Un business che con il passare del tempo diventa centrale tanto da estendersi su gran parte della fascia ionica. La cosca Arena, come hanno dimostrato diverse inchieste della magistratura antimafia, controlla infatti numerose attività economiche e commerciali non solo nel Crotonese, ma anche nella provincia di Catanzaro dove intanto ha stretto alleanze con i clan locali. I proventi delle estorsioni e del traffico di droga, che nel frattempo è diventato centrale per il potente clan di Isola Capo Rizzuto, vengono reinvestiti spesso anche in attività apparentemente lecite, al sud come al nord d’Italia. Una delle più recenti indagini della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, indica la cosca Arena come la vera padrona del parco eolico sorto nella zona, uno dei più grandi d’Europa, che nelle scorse settimane è stato sequestrato dalla magistratura per la terza volta.
Inevitabile lo scontro con altre organizzazioni mafiose presenti sul territorio per arrivare al pieno controllo dei traffici illeciti, punteggiato da numerosi omicidi; come quello che nei primi anni 2000 ha contrapposto gli Arena al clan Nicoscia, un tempo loro alleato, sfociato nell’omicidio di Carmine Arena assassinato a colpi di bazooka, e alla altrettanto potente cosca di Cutro che fa capo al boss Nicolino Grande Aracri.