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Il “genio” disabile dimenticato dalla Regione

CATANZARO Questa volta non c’è alcun Pietro da chiamare in causa. E sarà difficile aggrapparsi al montaggio malizioso o a un’intervista tagliata. Questa volta Report ritorna sul caso dei disabili las…

Pubblicato il: 06/06/2017 – 14:01
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Il “genio” disabile dimenticato dalla Regione

CATANZARO Questa volta non c’è alcun Pietro da chiamare in causa. E sarà difficile aggrapparsi al montaggio malizioso o a un’intervista tagliata. Questa volta Report ritorna sul caso dei disabili lasciati a piedi dalla Regione Calabria con un post su Facebook. Racconta la storia di Antonello – il ragazzo da cui era partita l’inchiesta sgradita all’assessore Federica Roccisano – che «ha scritto alla prof: “Il triangolo no, non lo avevo calcolato”». Antonello, che ha quasi 19 anni, è affetto da atrofia muscolare spinale da quando è nato. Conserva l’ironia e ha voti altissimi a scuola, in tutte le materie. E poi scrive poesie, compone musica e costruisce robot, ma è attratto dalla fisica e vuole fare il ricercatore.
«A separarlo dalle porte dell’Università della Calabria di Cosenza – continua il post –, però, ci sono 45 chilometri. Nonostante il trasporto per gli studenti disabili debba essere garantito e gratuito anche all’università, scrive la Corte Costituzionale, Antonello ancora non ce l’ha». E il pensiero va a quella puntata nella quale l’assessore, dopo essersi districata con difficoltà tra leggi e conflitti di competenze, si arrende con il celebre «mi chiami un attimo Pietro?». E poi ammette di non conoscere neppure la storia dei ragazzini che non possono andare a scuola. Tutto prima di una chiosa al veleno firmata da Milena Gabanelli: «Esiste anche l’ignoranza colpevole. Per dire: nel 2015 la regione Calabria ha dovuto restituire allo Stato i soldi destinati agli studenti con disabilità – e parliamo di una cifra che raggiunge i 550.000 euro – perché, scrive la Corte dei Conti, “la Regione non è stata in grado di gestire le risorse”. E intanto i ragazzini restano a casa. Ecco, pretendiamo che da domani questa vicenda sia risolta». 
La risposta è nel post pubblicato sulla pagina facebook di Report lunedì sera. A quanto pare la vicenda non è affatto risolta.