RENDE L’allarme, nell’area che sta al confine tra Cosenza, Rende e Castrolibero è tanto. L’incendio che va avanti da due giorni, minaccia l’abitato di Sant’Agostino (una frazione di Rende) e si è propagato nella zona vicina alla vecchia discarica mai bonificata. C’è chi si sbilancia, come il consigliere comunale rendese del Movimento Cinquestelle Domenico Miceli e parla di «disastro ambientale» e chi, invece, seppure più cauto, rimane molto preoccupato.
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(Il rogo a Sant’Agostino è ben visibile anche dalla zona industriale di Rende)
I primi focolai sono iniziati dal tardo pomeriggio di domenica, adesso l’area brucia da quasi 24 ore nonostante l’intervento dei Vigili del fuoco, probabilmente anche per via del forte vento. Ciò che suscita l’allarme è il levarsi di una densa colonna di fumo nero; un evento che lascia presagire che non stia bruciando soltanto un pezzo di bosco. Il timore – ma lo stabiliranno gli approfondimenti del caso – è che il fuoco sia arrivato all’interno della vecchia discarica. «Ora aspettiamo l’ordinanza del sindaco – scrive Miceli su Facebook –, ma ci chiediamo, anche in questo caso, se il sito era in sicurezza oppure no, se era stata portata avanti la manutenzione ordinaria, se le erbacce erano state tagliate, se il cancello e le reti che avrebbero dovuto impedire l’accesso a persone non autorizzate erano stati aggiustati».
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