Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, in merito all’incontro tenutosi al Nazareno con gli amministratori locali del Pd che avevano chiesto, appunto, un «incontro urgente», desidera precisare «che durante quella riunione si sono affrontati esclusivamente temi che riguardano le province, anche in vista della prossima Legge di stabilità». Nessun riferimento, invece ai «rapporti del Pd nazionale col presidente della regione Oliverio».
Guerini, per quel che vale, ha tutta la nostra simpatia e la nostra comprensione. Non vorremmo essere nei suoi panni: dover disconoscere le ragioni degli amministratori calabresi del Pd che lamentano di non avere «alcuna interlocuzione con l’Ente Regione» e tentare di non mandare al diavolo il governatore Mario Oliverio che tale arrogante atteggiamento dispiega, non è facile. Come non è per nulla agevole, dover dire che «il Pd nazionale ritiene una risorsa» la professoressa Angela Marcianò ed intende trarre vantaggio dalle «preziose esperienze da lei maturante in questi anni sul fronte della legalità e della trasparenza amministrativa», e nel contempo spiegare come mai una tale risorsa viene allontanata dal governo di una città metropolitana come Reggio Calabria.
Quasi una missione impossibile.
Tuttavia Guerini non può far nulla per impedire alla Marcianò di scrivere le cose che ha scritto e ai presidenti Iacucci e Bruno di firmare le relazioni e gli atti che hanno ieri consegnato alla direzione nazionale del Pd. Si è parlato delle province e della legge di stabilità? Suvvia Guerini, non basta la simpatia in premessa per poterla seguire su questa linea minimalista. Comunque la sua versione è, appunto, la sua versione. Quella degli altri partecipanti all’incontro è altrettanto valida, credibile e rispettabile.
Semmai adesso corre l’obbligo di pubblicare anche le parti fin qui non edite della documentazione portata alla conoscenza della segreteria nazionale del Pd. Ed è quello che ci impegniamo a fare.
Pa. Po.
x
x