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«Mio figlio malato per colpa del vaccino»: arrestato l'uomo che picchiò il medico

BELVEDERE MARITTIMO È finito ai domiciliari l’uomo che ha aggredito un medico di Diamante, nel Cosentino, perché lo ritiene responsabile della patologia di cui è affetto suo figlio. Lunedì mattina,…

Pubblicato il: 31/07/2017 – 7:04
«Mio figlio malato per colpa del vaccino»: arrestato l'uomo che picchiò il medico

BELVEDERE MARITTIMO È finito ai domiciliari l’uomo che ha aggredito un medico di Diamante, nel Cosentino, perché lo ritiene responsabile della patologia di cui è affetto suo figlio. Lunedì mattina, i carabinieri della compagnia di Scalea – guidati dal capitano Andrea Pinto – e della stazione di Belvedere hanno dato esecuzione a un’ordinanza di arresti domiciliari emessa, su richiesta della Procura di Paola, a carico di un impiegato 40enne, F. A. M. di Tortora per minacce e lesioni personali ai danni di un dirigente medico addetto al punto vaccinale di Diamante. 
Secondo le indagini l’arrestato – per il quale la patologia da cui è affetto il bambino sarebbe stata causata dalla somministrazione di un vaccino – lo scorso giugno ha aspettato il medico nei pressi della sua abitazione e, dopo averlo minacciato, lo ha picchiato procurandogli lesioni guaribili in 20 giorni. Le indagini dei militari della stazione di Belvedere Marittimo hanno permesso di ricostruire i fatti e di raccogliere tutti elementi sufficienti per l’emissione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare a carico dell’indagato che è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il medico, Raffaele D’Amante, di 63 anni, è in servizio all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, responsabile del settore vaccini di Belvedere e Diamante. 
Secondo quanto emerso dalle indagini, il padre del bambino – impiegato amministrativo al carcere di Paola, in precedenza avrebbe aggredito ma solo verbalmente il medico senza mai arrivare ad aggressioni fisiche. Quel giorno, invece, avrebbe anche messo le mani intorno al collo del medico come per strangolarlo ma è stato bloccato da alcuni passanti. Le liti proseguivano da oltre un anno: il padre esasperato dalle condizioni di salute del piccolo accusava il medico di aver causato lui quei disturbi attraverso la somministrazione di un vaccino. Accuse che però si erano manifestate solo con litigi verbali. 
Sulla vicenda, nelle scorse settimane, era intervenuto il Consiglio direttivo dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Cosenza che in una nota aveva espresso  «apprensione, rammarico e sgomento» per l’aggressione, evidenziando, «con preoccupazione, che quanto accaduto è diretta conseguenza del clima conflittuale che si è creato intorno ad una problematica,quella delle vaccinazioni, affrontata, sempre più e da tutti, con toni inappropriati, che danno risalto e voci a notizie allarmistiche e infondate».
«Aderendo a quelle che sono le evidenze medico/scientifiche acclarate, l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Cosenza – era scritto in una nota – ribadendo di essere favorevole alla avviata campagna di sensibilizzazione alle vaccinazioni, si augura che il clima venga ad essere stemperato e, ad ogni livello, la discussone sia riportata nei giusti binari del confronto civile, basato, non sulle suggestioni, l’allarmismo e lo scandalismo, ma sui fatti e sulle evidenze».

mi. mo.

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