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Catanzaro, la cura per “guarire” il Pronto soccorso in tilt

CATANZARO Martedì mattina si è svolto, nella direzione aziendale dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, un incontro fra i direttori generali dell’Azienda stessa, della Mater Domini e dell’Asp d…

Pubblicato il: 01/08/2017 – 16:43
Catanzaro, la cura per “guarire” il Pronto soccorso in tilt

CATANZARO Martedì mattina si è svolto, nella direzione aziendale dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, un incontro fra i direttori generali dell’Azienda stessa, della Mater Domini e dell’Asp di Catanzaro teso ad analizzare le problematiche del sistema Emergenza-urgenza dell’area Centro della Calabria e individuare/condividere possibili interventi e soluzioni, sia a breve che a medio-lungo termine, che conferiscano una migliore fruizione del servizio da parte dei cittadini. 
In particolare, è stata condivisa la necessità di diminuire i volumi di affluenza presso il Pronto soccorso dell’Ao Pugliese-Ciaccio di utenti con patologie non critiche e differibili, sia di migliorare, per quanto attuabile, la disponibilità di posti letto dell’area per i pazienti che, stabilizzati presso il Pronto soccorso, necessitino di ricovero ospedaliero. 
Da questo primo approfondimento sono state concordate alcune azioni da porre in essere in tempi relativamente brevi ed altre che necessitano di ulteriori valutazioni da parte della struttura commissariale e del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria. 
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini” – nell’esprimere rammarico per la mancata attuazione dell’integrazione fra le due Aziende, che auspica possa definirsi al più presto – ribadisce la necessità di un’azione sinergica presso gli organi competenti finalizzata ad ottenere l’autorizzazione all’apertura del Pronto soccorso presso l’ospedale di Germaneto. 
Questo produrrebbe da una parte la riduzione dell’eccessiva affluenza di pazienti al Pronto soccorso dell’Ospedale Pugliese, dall’altra permetterebbe all’ospedale di Germaneto di gestire in sintonia il percorso dei pazienti fra il Pronto soccorso e le unità di degenza. 
Fa notare, altresì, che l’area cardiovascolare (Cardiochirurgia e Cardiologia Interventistica) rientra già nel circuito dell’emergenza-urgenza su scala regionale ed è attiva h24, confermando la disponibilità ad accogliere pazienti – affetti da patologie cardiache e che necessitano di procedure interventistiche ovvero cardiochirurgiche – provenienti sia da altri hub che dagli spoke. 
In ogni caso, conferma anche la disponibilità a individuare forme di collaborazione attraverso percorsi di cura appropriati per patologia. 
Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro ha dato disponibilità a contattare i medici di continuità assistenziale per verificare, in tempi brevi, la possibilità di affiancamento ai medici del Pronto soccorso per il trattamento dei codici bianchi. 
Inoltre, sarà posta in essere un azione di sensibilizzazione verso le strutture territoriali deputate al trattamento dei pazienti non critici e differibili per una migliore condivisione dei percorsi di cura. 
Si è inoltre valutata l’opportunità di indire una riunione operativa allo scopo di individuare azioni condivise tra la Centrale operativa 118, i dipartimenti di Emergenza e i servizi di Pronto soccorso delle due Aziende. 
Il direttore generale dell’Ao Pugliese-Ciaccio ha ribadito, ad integrazione di quanto discusso, che presso il Pronto Soccorso del Pugliese sono stati già avviati i previsti lavori di ampliamento del servizio che riguardano, in particolare, l’Area di attesa/stazionamento degli utenti e quella preposta ad ospitare i pazienti in osservazione breve, con attivazione di quattro posti letto specificatamente destinati allo scopo, che consentiranno, oltre ad una migliore gestione del paziente nella prima fase diagnostico-terapeutica, anche un più appropriato governo dei ricoveri nei reparti ospedalieri. 
Riguardo la carenza di risorse umane riscontrabile nelle tre Aziende, i direttori generali hanno appreso che in data 31 luglio 2017 è stata inviata, per valutazione, alle strutture competenti, una proposta avanzata dal dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria per il ripristino delle procedure di assunzione. 

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