CATANZARO C’è un elenco di 38 papabili nuovi direttori generali dell’Arpacal. Lo ha sfornato la burocrazia regionale dopo aver vagliato le domande arrivate alla Cittadella: tra i promossi verrà scelto il successo del commissario straordinario Maria Francesca Gatto, nominata dopo le dimissioni del dg che l’ha preceduta, Sabrina Santagati. Curiosità (per certi versi scontata, visto che entrambe sono state al vertice dell’Agenzia per l’ambiente): entrambe sono in graduatoria. Gatto, se nominata dalla giunta regionale, potrebbe mantenere la poltrona cambiando ruolo – da una gestione straordinaria a un impegno ordinario –; Santagati rappresenterebbe un ritorno al passato. Un ritorno piuttosto improbabile, visti i tempestosi rapporti con l’esecutivo targato Oliverio e, soprattutto, l’inchiesta che la vede tra gli indagati per l’acquisto di un immobile da parte dell’Agenzia a Cosenza.
Tra i candidati c’è anche Silvio Greco, già assessore all’Ambiente della giunta regionale guidata da Agazio Loiero. Uno dei tecnici più “politici” tra quelli presenti in lista. Altra curiosità: ha un concorrente in famiglia, suo fratello Raffaele, anch’egli biologo, ha passato la prima scrematura. A proposito di politici c’è Domenico Pappaterra: per lui una legislatura alla Camera con lo Sdi prima della nomina a presidente del Parco nazionale del Pollino, tuttora in corso. Da citare ci sarebbero anche i 6.300 voti riportati alle regionali del 2014: ma in questo tipo di selezione non dovrebbero fare curriculum.
Tanti avvocati, qualche docente universitario (come i prof di Fisica Luigi Maxmilian Caligiuri e di Vulcanologia Rosanna De Rosa, entrambi dell’Unical) e alcuni dirigenti regionali che aspirano a una promozione. Come Giorgio Piraino, l’ex dirigente veterinario finito nella bufera dopo aver presieduto la commissione che ha deliberato nel 2016 sulla contestata graduatoria degli eventi culturali storicizzati. Rossana Cintoli spera di trasferirsi dall’Arpa Lazio (vorrebbe cambiare regione anche Adriano Musitelli, già commissario di Arpa Liguria) e Carlo Pecoraro, storico dirigente del settore Urbanistica al Comune di Cosenza, vorrebbe lanciarsi nell’Olimpo della burocrazia regionale, come Maria Cristina Chirico, segretario comunale di Lamezia Terme, ed Eugenio Gaudio, dirigente della Provincia di Cosenza. (ppp)
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