Dal premio Caccuri l’attacco di Staino a Renzi: «È un cafone»
CATANZARO «Sulla vicenda “Unità” Matteo Renzi si è comportato male. Mi aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per rilanciare le sorti del giornale. Ci ho creduto, al punto da accettarne la direzio…

CATANZARO «Sulla vicenda “Unità” Matteo Renzi si è comportato male. Mi aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per rilanciare le sorti del giornale. Ci ho creduto, al punto da accettarne la direzione. Poi, però, è sparito. Non ci ha neanche rilasciato un’intervista». Lo ha detto, secondo quanto riferisce un comunicato, Sergio Staino intervenendo al Premio letterario “Caccuri” nell’ambito del quale gli è stato consegnato il riconoscimento “Letteratura e satira”. «Poi, su “La Repubblica” – ha aggiunto Staino, intervistato dal giornalista Filippo Veltri sempre su “L’Unità” – ha detto che si trattava di una società privata e di un’esperienza imprenditoriale finita male di cui non aveva responsabilità. In realtà erano state promesse cose che non si sono verificate: dai 10mila abbonamenti di partenza si è scesi fino a 400. Da un giorno all’altro, poi, Renzi ha smesso di parlarmi, nonostante fosse stato lui a tirarmi in ballo in quell’avventura. È un cafone. Io sono un uomo di sinistra e sto male in questa Italia che una sinistra non ce l’ha più. E le maggiori responsabilità, in questo senso, sono proprio di Matteo Renzi. Tutte le sue azioni sono state mirate a destrutturare il Pd. E oggi si può dire che l’ha distrutto».