“Caso Belen”, Oliverio smentito… dalla Regione
CATANZARO L’uscita di Mario Oliverio sul “caso Belen” è diventata una pezza peggiore del buco che cercava di coprire. Riassumiamo: il presidente della Regione, per dribblare le polemiche sul cachet p…

CATANZARO L’uscita di Mario Oliverio sul “caso Belen” è diventata una pezza peggiore del buco che cercava di coprire. Riassumiamo: il presidente della Regione, per dribblare le polemiche sul cachet pagato alla showgirl che parteciperà al Festival del Peperoncino, ha preso le distanze dalle scelta («discutibile») degli organizzatori. E ha aggiunto: «La Regione non ha dato contributi specifici per finanziare la partecipazione di showgirls al Festival del Peperoncino di Diamante così come di altre o altri operatori dello spettacolo negli eventi regionali. La scelta del programma è di esclusiva competenza dell’Accademia del Peperoncino, organizzatrice dell’evento che, come è noto, è uno dei più partecipati e affermati da anni in Calabria». Traduzione: noi finanziamo tutto il pacchetto, non il singolo evento, Belen non l’abbiamo scelta noi. Vero ma non troppo, dispiace per Oliverio. Perché la Regione sa – o almeno dovrebbe sapere – quali sono gli artisti invitati nelle manifestazioni che partecipano alla gara per ottenere i finanziamenti e anche quali sono i loro cachet.
Lo prevede l’avviso pubblico al quale associazioni e amministrazioni pubbliche hanno partecipato e che si è concluso nelle scorse settimane. Nella sezione delle “spese previste”, infatti, sono tutti chiamati a specificare i «cachet degli artisti, comprensivi degli oneri previdenziali e assistenziali calcolati sulle retribuzioni o sui compensi corrisposti». Va da sé che la burocrazia regionale sapeva quanto sarebbe costata la visita di Belen (cioè 36.600 euro, Iva inclusa) e, approvando il progetto, ha deliberato di pagarne una parte.

La questione, d’altronde, era stata già spiegata dal patron del Festival, Enzo Monaco. Nell’evidenziare un altro dei punti oscuri della faccenda («l’Accademia – spiegava in una nota – non ha ricevuto alla data odierna nessuna comunicazione di finanziamento regionale», questo perché le graduatorie sono molto generiche e non specificano l’entità dei fondi accordati), Monaco ha sottolineato che il compenso della soubrette sarà pagato con fondi pubblici: «Allo stato dei fatti, se la Regione approverà il progetto e riconoscerà il cofinanziamento previsto, il 65 per cento del cachet di Belen sarà a carico della Regione e il 35 per cento a carico dell’Accademia. In pratica, per la Regione Calabria, un impegno inferiore a 19.000 euro». Certo, c’è ancora un punto interrogativo perché «alla data del 21 agosto 2017 la Regione ha pubblicato l’elenco di 12 eventi ammessi in graduatoria ma non ha deciso e non ha dato notizia dei finanziamenti approvati e concessi». Ma un dato è certo (sempre ammesso che la domanda sia stata compilata in maniera corretta): il prezzo di quell’esibizione – il «contributo specifico», per dirla con Oliverio – era stato segnalato nella scheda.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it