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Ospedale di Locri, i sindaci: «Intervenga Lorenzin»

SIDERNO Conoscere l’esito dell’ispezione della task force del ministero della Sanità sull’ospedale di Locri. Questo l’appello lanciato dal comitato dei sindaci della Locride, presieduto dal sindaco…

Pubblicato il: 23/01/2018 – 15:21
Ospedale di Locri, i sindaci: «Intervenga Lorenzin»

SIDERNO Conoscere l’esito dell’ispezione della task force del ministero della Sanità sull’ospedale di Locri. Questo l’appello lanciato dal comitato dei sindaci della Locride, presieduto dal sindaco di Benestare Rosario Rocca, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Un appello che arriva dall’ultima seduta del Comitato che si è riunito lunedì scorso per affrontare la questione sanità della Locride e conoscere appunto l’esito dell’ispezione condotta dai 7 ispettori ministeriali inviati nel nosocomio di contrada Verga nel dicembre scorso. Un punto necessario anche per avviare provvedimenti immediati e straordinari per il rilancio di una struttura, le cui condizioni ad oggi, nonostante le diverse iniziative intraprese nei mesi passati dai primi cittadini, appaiono «tragicamente immutate».
Una situazione, quella della sanità della Locride, che è stato illustrata dettagliatamente dalla relazione di Giuseppe Maria Grenci, sindaco di Ardore nonché componente (per la Locride) del comitato di rappresentanza dell’Asp di Reggio Calabria.

LA RELAZIONE Già una settimana fa, Giuseppe Grenci aveva trasmesso i contenuti della sua relazione ai rispettivi presidenti del Comitato e dell’Assemblea dei sindaci della Locride e al Comitato di rappresentanza dei primi cittadini presso l’Azienda sanitaria provinciale, confermando ancora una volta, lo stato estremamente critico e preoccupante del nosocomio, soprattutto a causa dell’assenza, in alcune unità operative, delle condizioni minime di sicurezza tipiche di un ospedale Spoke.
«A testimoniarlo –  ha sottolineato Grenci nella relazione – sono gli stessi cittadini, costretti a subire le pericolose conseguenze di uno sterile immobilismo che continua a mettere a rischio le funzioni elementari di un ospedale di primaria importanza per il nostro territorio. I sindaci (che con forza e grande determinazione si sono fatti interpreti di questo grave disagio), i cittadini e gli stessi operatori sanitari (che denunciano e subiscono, ogni giorno, i disagi ed i disservizi derivanti da una inaccettabile disorganizzazione diffusa), sono estremamente allarmati poiché, situazioni di questo genere condizionano pesantemente la funzionalità di molti reparti, i cui operatori sono costretti a lavorare in condizioni di forte stress, con turni massacranti, ed a subire spesso offese e denunce in una situazione di  cronica, e non più insostenibile, carenza di personale e di mezzi». 
«Tutte le problematiche denunciate e documentate – si legge ancora nella relazione del sindaco – anche nei resoconti della stampa, che a più riprese si è interessata alla problematica e che hanno portato alla visita ispettiva da parte dei commissari del ministero della Salute, si sono ultimamente aggravate e meriterebbero, vista la delicatezza e l’importanza della questione, assunzione di maggiore responsabilità da parte del management aziendale che, a nostro avviso, continua a dare solo risposte dilatorie e, comunque, assolutamente non adeguate alla gravissima situazione». 
Nel documento è scritto che «da quanto emerge quotidianamente, pur in un contesto regionale difficile per i vincoli del Piano di rientro, sul piano prettamente gestionale, l’attività dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, si è distinta per incapacità di affrontare quei problemi che, senza andare lontano, nelle altre quattro Asp della regione sono stati affrontati ed adeguatamente risolti». 
«Il sottoscritto – scrive ancora Grenci – nella qualità di sindaco di questo territorio, di ex medico ospedaliero dell’ospedale di Locri, di componente del Comitato di rappresentanza e, non ultimo, di cittadino-utente del sistema sanitario nazionale e regionale, intende con forza appellarsi a tutti i livelli istituzionali preposti a tutelare e garantire in questo territorio il diritto alle cure previsto dalla carta costituzionale. Il sottoscritto ritiene che si debba procedere ad una azione di “diffida” della direzione generale dell’Asp e di richiamo al presidente Oliverio ed al commissario Scura, affinché di concerto tra loro, mettano in atto, con ogni mezzo consentito dalla legge e con la massima urgenza, tutti i provvedimenti necessari per realizzare un rapido processo di garanzia dei Livelli essenziali di assistenza nell’Asp 5, ed in particolare, per la drammatica situazione evidenziata, nell’ospedale e nel territorio della Locride».
I sindaci all’unanimità dopo aver condiviso la relazione del sindaco di Ardore, hanno dato mandato al presidente del Comitato Rosario Rocca per rivolgere un ulteriore appello al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e al prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari. «Il quadro descrittoci dal collega Grenci – ha affermato Rocca – è sconcertante. Su questo territorio si sta istituzionalizzando la malasanità e la negazione del diritto alla salute. Chiediamo che le risultanze dell’ispezione ministeriale, inviata dal ministro Lorenzin il mese scorso, siano rese note e che vengano assunti dei provvedimenti immediati e straordinari. La misura è colma e il tempo è scaduto». 

Francesca Cusumano
redazione@corrierecal.it

 

 

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