Omicidio Kuciak, gli inquirenti aprono nuove indagini

BRATISLAVA Gli inquirenti slovacchi hanno aperto nuove le indagini sulle minacce ricevute dal giornalista Jan Kuciak, ucciso la settimana scorsa con la compagna. Lo ha reso noto il procuratore generale Jaromir Ciznar. Lo scorso anno Kuciak aveva denunciato che l’uomo d’affari slovacco Marian Kocner, su cui aveva scritto, lo aveva minacciato. Ma la polizia non aveva indagato. Il procuratore Ciznar ha comunque puntualizzato di non credere che il caso abbia a che fare con l’omicidio del reporter, che nel frattempo si stava occupando anche delle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Slovacchia e dei possibili legami tra la criminalità organizzata italiana e personalità vicine al premier Robert Fico. Infatti quella della ‘ndrangheta, argomento al centro delle inchieste di Kuciak, è la prima pista seguita dagli investigatori che giovedì avevano fermate sette persone: Antonino Vadalà, imprenditore al centro del reportage del giovanissimo giornalista, Bruno Vadalà e Sebastiano Vadalà. E ancora: Diego Rodà, Antonio Rodà, Pietro Catroppa e Pietro Catroppa. I sette sono stati rilasciati sabato. Lo ha confermato la polizia slovacca spiegando che sono scaduti i termini della custodia cautelare (48 ore), senza aver individuato le prove per passare ad una accusa formale.