Sorianello, 27enne ucciso forse al culmine di una lite

VIBO VALENTIA Domenica di sangue nell’entroterra vibonese. Mentre le urne per il rinnovo del Parlamento erano ancora aperte, intorno alle 18, a poca distanza dal centro abitato di Savini, frazione di Sorianello, il 27enne Bruno Lazzaro è stato colpito da una coltellata all’addome a causa della quale, qualche ora più tardi, sarebbe morto all’ospedale di Vibo Valentia. Il fatto di sangue è avvenuto lungo la statale 182 che conduce a Serra San Bruno, ma i contorni dell’omicidio sono ancora tutt’altro che definiti. Stanno provando a vederci chiaro i carabinieri della Compagnia di Serra guidati dal tenente Marco Di Caprio, che per il momento non fanno trapelare nulla delle indagini e, ovviamente, non tralasciano nessuna pista.
Secondo una prima ricostruzione, ancora da confermare, sarebbe stato lo stesso 27enne a lanciare l’allarme dopo l’accoltellamento. Alcuni testimoni oculari, inoltre, avrebbero riferito agli inquirenti di una lite avuta da Lazzaro con alcuni cittadini rumeni che vivono in zona, ma la pista è tutta da verificare e i carabinieri continuano a non escludere nessuna delle ipotesi sul campo. Nonostante il territorio sia, ormai da anni, al centro di una cruenta guerra di ‘ndrangheta tra il clan degli Emanuele e quello dei Loielo, le modalità dell’omicidio farebbero ritenere poco consistente la pista della criminalità organizzata. Ma è certamente presto per escludere la pista della ‘ndrangheta. Lazzaro era il nipote di Salvatore Inzillo, ucciso in un agguato avvenuto in pieno centro a Sorianello il 21 giugno dello scorso anno.

s. pel.