Il bando “spacchettato” e l'incarico al nipote del dg
L’Asp di Catanzaro non ha all’interno del suo organico le figure professionali per le attività di progettazione, Scia, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi finali per l’adeguame…


L’Asp di Catanzaro non ha all’interno del suo organico le figure professionali per le attività di progettazione, Scia, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi finali per l’adeguamento alla normativa antincendio. Un adeguamento al quale si devono conformare sia l’ospedale di Lamezia Terme che i numerosi presidi sanitari territoriali sparpagliati nella provincia di Catanzaro. Un lavoro necessario, questo dell’adeguamento, e che riguarda numerose strutture. È stato fatto un bando per affidare questo lavoro? Una gara d’appalto? No. Sono state emanate due determine con affidamento diretto.
BANDO SPACCHETTATO Due determine, entrambe datate 25 settembre 2017; due affidamenti diretti, entrambi sotto la soglia dei 40mila euro (per evitare il ricorso a una gara d’appalto), 39mila euro per l’esattezza. L’incarico assegnato è lo stesso: «Predisposizione degli atti, dei progetti e di tutta la documentazione richiesta dai Vigili dei fuoco al fine dell’ottenimento dei Cpi (certificato prevenzione incendi, ndr) ovvero Scia (segnalazione certificata di inizio attività, ndr) secondo quanto previsto dal Dpr 151 del 1/8/2011 e Dm 19 marzo 2015 Regola tecnica per la progettazione, la costruzione e l’esercizio di strutture sanitarie pubbliche e private…». Stessi identici incarichi, uno assegnato per l’adeguamento alla normativa antincendio dei presìdi ospedalieri di Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Soverato e del Complesso monumentale di Girifalco, l’altro sul resto dei presìdi sanitari territoriali del Catanzarese come il poliambulatorio di Decollatura, il dipartimento rischio clinico di Catanzaro, il Centro di Salute mentale del capoluogo, sui poli sanitari di Squillace e Sersale, la Casa della salute di Chiaravalle, sulla struttura di medicina legale di Catanzaro, i poli sanitari di Catanzaro Lido, di Catanzaro via Acri e Taverna e su altre strutture del Lametino. Insomma, l’Asp di Catanzaro ha necessità che vengano predisposti gli atti, i progetti e la documentazione relativa alle sue strutture di cui hanno bisogno i Vigili del Fuoco per redigere i certificati di produzione incendi e gli Scia. I due incarichi diretti sono stati affidati dal dirigente dell’unità operativa Gestione tecnico patrimoniale, Carlo Nisticò, all’ingegnere Luigi Ferlaino (i presìdi ospedalieri di Lamezia, Soveria e Soverato) e all’ingegnere Salvatore Vaccaro (i presìdi sanitari territoriali). I due professionisti, tra l’altro, si conoscono e hanno lavorato insieme. Non solo, a luglio del 2011, quando Ferlaino era sindaco di Nocera Terinese, con una determina dell’ufficio tecnico comunale aveva affidato a Vaccaro i lavori di «messa in sicurezza strada comunale Maletta». Le determine dell’ufficio Gestione tecnico patrimoniale, a voler pensar male, hanno tutta l’aria di un bando “spacchettato” in due determine sotto soglia per affidare lo stesso incarico – cambiano le strutture sulle quali lavorare – in maniera diretta a due professionisti che non solo provengono dallo stesso paese, Nocera Terinese, ma si conoscono e hanno trascorsi lavorativi comuni. Ma, a voler accontentare i maligni, c’è di più. Le determine portano la firma dell’architetto Nisticò, direttore dell’unità operativa Gestione tecnico patrimoniale, una struttura che tra geometri, elettricisti, falegnami, fabbri e personale vario, tra cui abbiamo contezza anche di un architetto, il dottore Vincenzo De Sando, conta 81 dipendenti. Almeno stando alla ricognizione del personale fatta dall’Asp a dicembre 2017. Ma non è questa la notizia. E non lo è nemmeno il fatto che il direttore Nisticò sia uno dei dirigenti più pagati dell’Asp: 158,127,14 euro lordi annui (almeno secondo i dati disponibili al 2015), più di un dirigente medico di Anestesia e rianimazione, per dirne una, o di un dirigente medico di Chirurgia generale.
LA PARENTELA Quello che salta all’occhio è che Ferlaino sia nipote acquisito del direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, essendo il marito di una nipote del dg da parte della moglie.
Con una delibera aziendale è stata autorizzata l’Unita operativa di Nisticò a espletare tutte le procedure per trovare i professionisti in possesso dei requisiti di legge ai quali conferire l’incarico per l’adeguamento alla normativa antincendio di tutti i presìdi dell’Asp di Catanzaro. Sarà comunque l’architetto De Sando il responsabile tecnico della sicurezza che dovrà coordinare i due professionisti esterni. I quali, per carità, hanno il requisito di essere ricompresi nell’elenco dei ministero dell’Interno dei professionisti antincendio, come molti loro colleghi. Ma certe coincidenze sono fatte per fare pensar male.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it