Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:40
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Agguato al boss Lo Giudice, uccisa l'amante

REGGIO CALABRIA Omicidio ieri sera a Reggio Calabria. Sul torrente di Gallico malviventi hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro un’auto a bordo della quale si era apparta una coppia di am…

Pubblicato il: 17/03/2018 – 9:50
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Agguato al boss Lo Giudice, uccisa l'amante

REGGIO CALABRIA Omicidio ieri sera a Reggio Calabria. Sul torrente di Gallico malviventi hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro un’auto a bordo della quale si era apparta una coppia di amanti. Lo rende noto la polizia spiegando che a bordo del veicolo c’erano Demetrio Lo Giudice, reggino di 53 anni, già coinvolto nell’operazione “Eremo”, ritenuto elemento di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta e già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, e Fortunata Fortugno, reggina di 48 anni, entrambi coniugati.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i killer si sono avvicinati all’auto sulla quale si trovava la coppia ferendo l’uomo al braccio e colpendo la donna alla testa per poi darsi alla fuga. Inutile la corsa al pronto soccorso dell’Ospedale Riuniti da parte dell’uomo per salvare la donna: la 48enne è giunta già cadavere al nosocomio. Immediato l’intervento del personale della Polizia in servizio presso la Squadra Mobile, le Volanti e la Polizia Scientifica che si è recato sul posto per i rilievi e gli accertamenti del caso. Al momento nessuna ipotesi resta esclusa, compresa quella del delitto consumato per motivi passionali. Le indagini sono condotte a 360 gradi dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, finalizzate a ricostruire l’esatta dinamica del gesto e a individuare gli autori del delitto.

UN RAID TESO A UCCIDERE ENTRAMBI I sicari – o il sicario – che nella serata di ieri hanno ucciso Fortunata Fortugno e ferito il suo amante Demetrio Lo Giudice, potrebbero avere sparato con l’intenzione di uccidere entrambi, senza avere un obiettivo privilegiato rispetto all’altro. È la sensazione che si coglie negli ambienti investigativi reggini impegnati a cercare di dare una soluzione al caso. I diversi colpi di pistola, infatti, sono stati sparati contro la vettura all’interno della quale si trovavano i due e quindi potenzialmente in grado di uccidere entrambi.
Al riguardo, Lo Giudice, sentito dagli investigatori, non è stato in grado di fornire particolari utili né a ricostruire la dinamica del fatto né a dare un nome agli assassini o all’assassino. Se a sparare sia stato uno solo o più d’uno, infatti, non è stato ancora accertato. Tra l’altro, sul luogo dell’omicidio non sarebbero stati rinvenuti bossoli. Le indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria sono rivolte ora alla vita privata della coppia. Fortunata Fortugno faceva la sarta e le famiglie sue e del marito non sono legate ad ambienti criminali. Demetrio Lo Giudice, in passato sorvegliato speciale di ps, invece, è ritenuto un elemento di spicco dell’omonimo clan ‘ndranghetista attivo nel rione di san Giovannello. Arrestato una decina di anni fa nell’ambito dell’operazione Eremo e successivamente era stato assolto. L’uomo non è parente del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice. Allo stato, sul movente, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, neanche quello passionale magari, vista la caratura di Lo Giudice, caratterizzato anche da mafiosità.

Argomenti
Categorie collegate

x

x