Zagarise, sequestrata una cava abusiva
ZAGARISE Esercizio abusivo di attività di estrazione di materiale inerte ad uso industriale. Per questo i carabinieri della stazione Forestale di Sersale hanno sequestrato un’area di circa cinquemila…

ZAGARISE Esercizio abusivo di attività di estrazione di materiale inerte ad uso industriale. Per questo i carabinieri della stazione Forestale di Sersale hanno sequestrato un’area di circa cinquemila metri quadrati in località “Casa Mandile” di Zagarise e hanno provveduto a denunciare quattro persone della zona.
La scoperta del presunto abuso è avvenuta nel corso di controllo del territorio da parte dei militari. Secondo gli accertamenti svolti dai carabinieri, in particolare, sarebbe emerso che per l’esercizio dell’attività era stata presentata presso il competente ufficio del Comune di Zagarise una semplice Scia con un progetto per l’esecuzione di un miglioramento fondiario per finalità agrarie, mentre per l’esercizio dell’attività di cava sono necessarie altre e molto più complesse autorizzazioni amministrative nulla osta.
Dai controlli e dai rilievi eseguiti dai militari, poi sarebbe risultato che l’estrazione del materiale è avvenuta in una area vincolata paesaggisticamente in quanto posta a meno di 150 metri dal torrente Scilotraco di Raga iscritto nel registro delle acque pubbliche in buona parte coperta anche da vegetazione forestale, nonché soggetta a vincolo idrogeologico e classificata nel PAI (piano per l’assetto idrogeologico) quale area soggetta a rischio inondazione classificata R4.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, i titolari della ditta invece che acquisire preventivamente almeno il nulla osta ambientale, il nulla idrogeologico, l’autorizzazione dell’Autorità di bacino, del competente ufficio cave della Regione, del permesso a costruire, è stata presentata una semplice “segnalazione certificata di inizio attività” per un miglioramento fondiario che prevede l’avvio dei lavori senza acquisire alcuna autorizzazione preventiva.
Dalle indagini sarebbe emerso che lo sbancamento e l’estrazione del materiale avrebbe comportato anche lo sradicamento della vegetazione preesistente, con la realizzazione di gradoni uno dei quali utilizzato anche come pista.
L’intera area è stata posta sotto sequestro e sono stati deferiti all’autorità giudiziaria il proprietario del terreno P.D. di Zagarise, la ditta esecutrice dei lavori avente con sede legale a Marcellinara, il progettista V.V A. e il direttore dei lavori M.V..