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«Cancellare il gruppo Dp? Così si rovina armonia maggioranza»

I consiglieri regionali Neri e Bova rispondono a Guglielmelli: «Gruppo dalla parte di Oliverio, stop a polemiche». Fusione con il Pd possibile solo «dietro richiesta del futuro segretario»

Pubblicato il: 10/04/2018 – 15:25
«Cancellare il gruppo Dp? Così si rovina armonia maggioranza»

REGGIO CALABRIA La provocazione del Pd cosentino scatena la reazione del gruppo Dp in consiglio regionale, che chiede uno stop alla polemiche. Pena, la fine dell’armonia in seno alla maggioranza.
Ieri, nel corso dell’assemblea provinciale del partito, il segretario Luigi Guglielmelli, nel solco della polemica sui costi della politica scatenata dal capogruppo Giuseppe Giudiceandrea, aveva chiesto la soppressione del gruppo Dp e la sua fusione con quello del Pd (qui l’articolo completo). Una richiesta arrivata dopo che la presentazione della legge per l’abolizione dei vitalizi firmata dallo stesso Giudiceandrea. La presa di posizione di Guglielmelli e del Pd cosentino non ha lasciato indifferenti gli altri due rappresentanti Dp in Consiglio, Giuseppe Neri (nella foto) e Arturo Bova.
«Il gruppo regionale Democratici Progressisti – spiegano – nasce da un’intuizione politica del gruppo dirigente nazionale del Partito democratico. Una scelta certosina se si considera l’ottimo risultato alle elezioni del 2014 e soprattutto la dimensione regionale che ha raggiunto grazie all’espressione di tre consiglieri nei rispettivi collegi circoscrizionali. È superfluo sottolineare che il gruppo in consiglio regionale è caratterizzato in parte da espressioni oggi iscritte al Partito democratico, anzi, fortemente organiche a quest’ultimo, e dalla componente di Arturo Bova – facente oggi capo ad Mdp – che in tre anni di legislatura hanno dato un apporto concreto e sempre compatto alla maggioranza del presidente Oliverio».
«Un’attività̀ politica e legislativa che, grazie alla spinta propulsiva del capogruppo Giudiceandrea – al quale rinnoviamo fiducia e stima – ha prodotto tanto, senza mai far venir meno il supporto alla maggioranza e alla sua azione di governo. Impegno leale che non è mai stato soggetto a tentennamenti. Soprattutto nei passaggi istituzionali. Ciò premesso, ad oggi, riteniamo che non sia più il tempo delle polemiche, perché si rischierebbe di deteriorare l’armonia di cui avrebbe bisogno l’importante fase finale della legislatura».
«Ad ogni buon conto e solo per i due iscritti al Pd (Giudiceandrea e Neri), dietro richiesta del partito nazionale – è la conclusione –, il futuro segretario regionale potrà richiedere la realizzazione della confluenza dei propri iscritti nel gruppo unico, del quale ovviamente dovranno essere ridiscussi ruoli e assetti, nell’interesse degli elettori e della rappresentanza in Consiglio».

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