MILANO Circa 5 milioni di euro: è questo il valore del sequestro di beni eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano nei confronti dei fratelli Vincenzo e Giovanni Loiero, rispettivamente di 39 e 46 anni, e il loro braccio destro Daniele Mamone, di 36 anni. I due fratelli Loiero sono esponenti dell’omonimo clan di ‘ndrangheta e già condannati in primo grado nel corso dell’indagine “Mar Ionio” che nell’aprile 2016 ha smantellato un’organizzazione composta dalla locale “Ruga-Loiero-Metastasio” che importava cocaina purissima da rivendere in Italia e Germania. La Sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia, ha disposto il sequestro di 3 aziende, 1 palazzina, 2 villette, 3 box, 22 terreni, 5 mezzi per il movimento terra, 3 autoveicoli, uno scooter di grossa cilindrata, 6 rapporti finanziari dal valore complessivo di 50mila euro e 1.150.560 euro in contanti, trovati nel corso di una perquisizione nascosti sotto il water di uno degli arrestati. I tre destinatari sono tutti in carcere. Le indagini svolte sotto la direzione del procuratore aggiunto Alessandra Dolci hanno dimostrato una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio nella loro disponibilità. A Vincenzo Loiero sono stati sequestrati 16 terreni a Monasterace (Reggio Calabria) destinati al pascolo e alla coltivazione e in parte occupati dalla ditta di calcestruzzo “Peluso” (anche questa sequestrata), un palazzo abusivo di quattro piani e un’altra villa, una villa a Montepaone (Catanzaro), un ristorante a San Sostene (Catanzaro) e la ditta “La nuova calcestruzzo” a Satriano (Catanzaro). A Vincenzo Loiero sono stati sequestrati immobili con piscina a Trezzano sul Naviglio (Milano) e una casa a Casnate con Bernate (Como). A Daniele Mamone, infine, sono stati sequestrati 5 terreni a Stilo (Reggio Calabria), un’autorimessa, un’auto e un Tmax.
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