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Lotta alle mafie e frodi fiscali, i "grandi numeri" della Finanza a Reggio

Confiscati beni per 137 milioni, i sequestri valgono 228 milioni. Sigilli a 24 milioni di pasticche di “droga del combattente”

Pubblicato il: 25/06/2018 – 11:56
Lotta alle mafie e frodi fiscali, i "grandi numeri" della Finanza a Reggio

REGGIO CALABRIA Oggi, con una sobria cerimonia militare, all’interno della caserma “Salvatore Caravelli”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, si è celebrato il 244° anniversario di fondazione del Corpo. Nel corso della ricorrenza, molto sentita dalle Fiamme Gialle in servizio e in congedo, nell’occasione rappresentate da militari in forza ai Reparti alla sede di Reggio Calabria e da delegati della Sezione Anfi (Associazione nazionale finanzieri d’Italia) di Reggio Calabria, il comandante provinciale di Reggio Calabria, Col. t.ST Flavio Urbani ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza.
Il Col. t.ST Flavio Urbani ha poi rivolto sentite parole di ringraziamento per il contributo fornito da tutti i finanzieri che si adoperano quotidianamente per la tutela della legalità e la salvaguardia dell’economia sana del territorio, esortandoli, nel contempo, a proseguire con la consueta determinazione, l’impegno e la dedizione che da sempre ne contraddistingue l’operato.
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LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI A contrasto di tali fenomeni sono state condotti 926 tra verifiche e controlli fiscali che hanno consentito di constatare una base imponibile sottratta a tassazione per circa 780 milioni di euro e Iva evasa per oltre 69 milioni di euro.
Sono 79 gli evasori totali che hanno sottratto al fisco un imponibile di oltre 614 milioni di euro ed evaso Iva per oltre 38 milioni di euro. In materia di fiscalità internazionale è stata constatata una base imponibile non dichiarata per oltre 468 milioni di euro. 210 sono i soggetti denunciati per reati fiscali, quali emissione o utilizzo di fatture false, dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile.
I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ammontano a circa 15 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per oltre 185 milioni di euro. Tali misure sono finalizzate ad assicurare all’Erario l’effettivo recupero delle risorse indebitamente sottratte dai responsabili.
Nel contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero”, 95 datori di lavoro sono risultati aver impiegato 214 lavoratori in “nero” o “irregolari”.
Nel comparto del gioco e delle scommesse, gli 82 controlli eseguiti hanno consentito di sottoporre a sequestro 33 punti clandestini di raccolta scommesse, 41 apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento. Accertata una base imponibile Unica non dichiarata per oltre 815 milioni di euro e un’imposta Unica evasa per 40,7 milioni di euro.
AL BANDO CORRUZIONE E SPRECHI Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la corruzione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la pubblica amministrazione, oltre 244 persone, il 20% delle quali è finito in manette (49). Anche i sequestri eseguiti per 231 milioni di euro in tutto il comparto della tutela della spesa pubblica danno il senso dell’efficacia delle misure intraprese se si pensa che 228 milioni sono i sequestri nel solo settore degli appalti e del contrasto alla corruzione. Sequestri che consentono, almeno in parte, di ristorare lo Stato dai fenomeni di malaffare e di cattiva amministrazione scoperti dalla Guardia di Finanza.
Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 33 milioni di euro su un totale di gare sottoposte a controllo per oltre 50 milioni di euro: il che si traduce nel 66% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine.
Ma la corruzione è solo la punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle ne hanno individuate 85, responsabili di un danno erariale da 96 milioni di euro
LE FRODI Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 15 milioni di euro, mentre si attestano a oltre 22 milioni quelle nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 2.453, con l’esecuzione di oltre 744 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica.
Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i “furbetti” del ticket, settore nel quale i controlli mirati hanno consentito di individuare “sacche” di irregolarità nel 94% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.
Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, ecc.; insomma di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali.
I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza – polizia economico-finanziaria a forte vocazione sociale – mirano proprio a evitare che delle “prestazioni sociali agevolate” – questa la definizione tecnica degli aiuti in argomento – possa beneficiare chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: il 58% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.
LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA Le indagini patrimoniali, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca di beni e valori per 137 milioni di euro. Ulteriori 228 milioni sono stati, inoltre, sequestrati, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a oltre 243 milioni di euro. Il valore del riciclaggio accertato nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno ai 18 milioni di euro. Denunciate per riciclaggio e autoriciclaggio 42 persone (di queste 7 agli arresti). Di rilevante importanza nella lotta al finanziamento al terrorismo, è il sequestro di 24 milioni di pasticche di tramadolo “cosiddetta droga del combattente” per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Le attività d’indagine svolte nel settore dei reati fallimentari hanno portato al sequestro di beni per oltre 5 milioni di euro su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 27 milioni di euro. Complessivamente 61 sono le persone denunciate, 11 quelle tratte in arresto.
Nell’ambito dei reati societari, le attività svolte hanno consentito di denunciare 19 responsabili e sequestrare beni per 9 milioni di euro.
IL MERCATO DEL “FALSO” Anche la contraffazione fa male al Paese perché danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Rientrano nei 134.861 articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle reggine nell’ultimo anno e mezzo quelli propriamente contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy, quelli non sicuri e i prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.
I Reparti hanno complessivamente eseguito 78 interventi, svolgendo più di 54 deleghe dell’Autorità Giudiziaria.
CACCIA AI TRAFFICI ILLECITI Non tende sicuramente a rallentare l’azione a contrasto dei traffici di droga, uno dei principali settori illegali tramite i quali la ‘ndrangheta costituisce ed accumula i propri ingenti ed illeciti patrimoni. Con il tempo diventano semmai più efficaci i modi e i mezzi usati per combatterli. Dal 2017 ad oggi sono state sequestrate complessivamente 3,8 tonnellate di stupefacenti (di cui 2 tonnellate di cocaina) e denunciati 81 soggetti (di questi 42 agli arresti).
CAMPAGNA ESTIVA Un piano straordinario di rafforzamento del dispositivo di sicurezza economico-finanziario nazionale è già in campo da parte dei Reparti del Corpo per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, a tutela degli operatori nei settori economici che, proprio nel periodo estivo, vedono incrementare il proprio fatturato.
Quest’estate saranno anche potenziate le attività della Guardia di Finanza connesse all’esercizio delle funzioni di controllo doganale in materia di commercio della fauna e della flora tutelate dalla Convenzione di Washington (cosiddetto Cites) per contrastare i traffici illeciti di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione. Il controllo economico del territorio, infine, contribuirà al presidio di strade, aree urbane, porti, aeroporti, frontiere marittime e terrestri per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro nonché per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.

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