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Allarme furbetti, stop a due concorsi del Pugliese-Ciaccio

Il management dell’Azienda ospedaliera sospende le procedure per il reclutamento di infermieri e operatori socio-sanitari. I dubbi sui test noti prima dell’esame e circolati su whatsapp. E c’è un ric…

Pubblicato il: 24/07/2018 – 8:16
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Allarme furbetti, stop a due concorsi del Pugliese-Ciaccio
CATANZARO «Successivamente alla preselezione sono apparse sulla stampa locale notizie circostanziate relative a presunte irregolarità durante l’espletamento delle procedure, tali da richiedere un necessario approfondimento da parte di questa Direzione Aziendale ancorché nel rispetto delle prerogative assegnate dalla legge in subjecta materia alla Commissione esaminatrice». La motivazione è burocratica quanto basta; l’esito è la sospensione del concorso per operatore sanitario e infermiere bandito dall’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Non (o non ancora) il suo annullamento. «La sospensione sarà limitata – si legge nel documento – al periodo strettamente necessario ad effettuare gli approfondimenti necessari volti alla verifica delle circostanziate notizie apparse sulla stampa locale e, comunque, non oltre 30 giorni dalla pubblicazione del presente provvedimento». Tanti i candidati e tante le denunce arrivate dopo lo svolgimento delle prove. Una infermiera ha addirittura segnalato che le domande erano già note il giorno prima della preselezione. E giravano in chat su Whatsapp. «Ieri pomeriggio – ha scritto qualche giorno fa online – a molti era arrivato il test tramite Whatsapp con tutte le domande del concorso. È una vergogna. Ecco perché in ospedale entrano sempre i soliti. Praticamente se avessi avuto ‘ste foto, com’è successo a alcuni, avrei fatto 30 su 30», scrive postando anche la foto dei fogli con le domande e le risposte. Della vicenda si è interessato anche il Codacons. Visto che dal concorso sono emerse anche altre anomalie. Prima fra tutte l’utilizzo di cellulari durante le prove, con cui i candidati avrebbero fotografato i test. Il Codacons, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, ha deciso di presentare un esposto in Procura. E, secondo quanto si apprende, sulla vicenda sarebbero iniziati i primi approfondimenti dei militari della guardia di finanza. IL RICORSO Secondo un’ottantina di infermieri, invece, questo concorso non avrebbe dovuto proprio svolgersi. Questo perché la Calabria – è la tesi del loro ricorso, presentato ben prima dello svolgimento delle prove contestate – avrebbe dovuto rispettare il protocollo d’intesa del commissario per la sanità, che prevede il blocco dei concorsi e lo scorrimento delle graduatorie, anche quelle delle regioni limitrofe. Gli 80 infermieri lavorano in Sicilia, dove sono entrati con regolare concorso anche se a tempo determinato. E si aspettavano che il Pugliese Ciaccio attingesse dalla loro graduatoria. Il Tar, però, ha respinto il loro ricorso. «Il tribunale amministrativo – spiega il loro legale Pietro Siviglia a nurse24.it – ha riconosciuto che l’azienda avrebbe dovuto attingere dalle graduatorie esistenti, anche quelle delle regioni limitrofe. Ma ha anche sostenuto che per farlo occorre un accordo tra le amministrazioni interessate». Gli infermieri hanno deciso di andare avanti, rivolgendosi al Consiglio di Stato. Se avranno ragione, il concorso verrà annullato. Ammesso che non ci pensi prima l’Azienda ospedaliera.
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