ROMA Nonostante rosee prospettive annunciate nelle scorse settimane, arrivano dati negativi sulle presenze in spiaggia. Dappertutto, e anche in Calabria. Il segno meno vale per la maggior parte dei litorali italiani nei primi due mesi estivi: secondo Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari (che associa circa 10.000 imprese ed aderisce alla Fipe-Confcommercio), «il maltempo dell’inizio della stagione ha condizionato le vacanze al mare degli italiani e gli stabilimenti balneari hanno lavorato a ritmo ridotto in quasi tutte le regioni». A giugno Sicilia e Calabria hanno segnato cali rispettivamente del 40 e del 35%, mentre Campania e Veneto hanno registrato aumenti del 10% e del 5%. A luglio le presenze in spiaggia migliorano, ma solo 5 regioni registrano il segno positivo: Puglia (+15%); Campania e Sicilia (+10%); Friuli e Toscana (+5%). Male Calabria (-30%); Abruzzo (-20%); Lazio (-15%); Emilia Romagna (-10%); Basilicata, Liguria e Sardegna (-5%); chiude il Veneto con meno 3%. «Il tutto esaurito, purtroppo – fa notare Capacchione – rimane un lontano ricordo ed oggi si registra solo in pochissime località ed esclusivamente nei week-end». Bene però in generale il turismo straniero, in particolare russi, cinesi e americani, mentre diminuiscono gli inglesi e i tedeschi. «Ci auguriamo che agosto inverta la tendenza registrata fino ad oggi – conclude Capacchione – in quanto da sempre e’ il mese preferito per le vacanze. E proprio l’ultima domenica del mese (il 26) il Sindacato ha organizzato su tutte le spiagge italiane la “Giornata nazionale dei Balneari Italiani”, una mobilitazione nazionale dell’intera categoria per la difesa della balneazione del nostro Paese e contro la Direttiva Bolkestein».
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