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Rogo nella baraccopoli, trasferiti 40 migranti

Gli occupanti dei ricoveri distrutti sono stati collocati nella nuova tendopoli. Sono salvi perché si sono accorti in tempo delle fiamme. Riunione tecnica in Prefettura

Pubblicato il: 01/01/2019 – 12:04
Rogo nella baraccopoli, trasferiti 40 migranti

SAN FERDINANDO È tranquilla stamane la situazione nella baraccopoli di San Ferdinando dopo la notte di fuoco e di paura che, a causa di un incendio sviluppatosi da un cumulo di rifiuti, ha provocato la distruzione di tredici baracche. Gli occupanti dei ricoveri di fortuna si sono accorti per tempo di quanto stava accadendo riuscendo ad allontanarsi dal rogo. L’incendio è stato spento dai vigili del fuoco del presidio fisso presente nell’area. Attualmente i circa quaranta migranti rimasti senza baracca sono stati momentaneamente collocati nella nuova tendopoli che sorge a poca distanza. La situazione che si vive attualmente nella baraccopoli, dove secondo le ultime stime delle forze dell’ordine il numero di extracomunitari presenti si sarebbe ridotto, è davvero molto difficile e precaria. Nelle sere d’inverno, poi, quando le temperature si fanno molto rigide, per scaldarsi vengono accesi fuochi che possono trovare facile alimento nel materiale, soprattutto legno e plastica, utilizzato per realizzare questi ricoveri di fortuna. Con rischi per le persone, accentuati dalla presenza dei cumuli di rifiuti, che aumentano a dismisura.
RIUNIONE IN PREFETTURA Una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia si è svolta, convocata con urgenza dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, all’indomani dell’incendio che ha interessato l’area di San Ferdinando. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti della Questura e della Guardia di finanza, il comandante provinciale dei carabinieri, il rappresentante dei Vigili del Fuoco e il sindaco di San Ferdinando.
«Già nell’immediatezza dell’incendio – è detto in un comunicato – funzionari della Prefettura si sono recati sul posto ed hanno provveduto al trasferimento presso la nuova tendopoli dei quaranta cittadini extracomunitari che alloggiavano nelle baracche distrutte. Nel contempo , sono state promosse le iniziative ritenute necessarie per venire incontro alle loro prime esigenze. Anche nella prima mattinata di oggi funzionari e dirigenti della Prefettura sono intervenuti alla baraccopoli e alla tendopoli per verificare le condizioni alloggiative dei migranti ed adottare le misure necessarie per affrontare eventuali criticità».
«Nel corso della riunione tecnica – è detto ancora nel comunicato – sono state disposte una serie di attività per la sistemazione alloggiativa. Si è già iniziato a verificare la possibilità di accogliere i migranti, per i quali ricorrano i presupposti di legge, nei progetti Sprar ed è stato inoltre disposto l’allestimento di altre tende. È stata decisa, infine, una intensificazione dei servizi di vigilanza in quell’area. Da un monitoraggio effettuato dalla Questura di Reggio Calabria si ribadisce che gli extracomunitari presenti nell’area in questione sono circa 1.650».

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