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Il jihadista catanese che voleva «fare pulizia in Calabria» – VIDEO

La Dda di Catania ha arrestato il 32enne Giuseppe d’Ignoti. I suoi appelli su whatsapp contro l’Occidente e gli inni all’Isis

Pubblicato il: 23/01/2019 – 17:41
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Il jihadista catanese che voleva «fare pulizia in Calabria» – VIDEO
Predicava e invocava la Guerra Santa contro gli infedeli ed esaltava l’Isis e lo Stato islamico: «Fare pulizia a Milano, in Calabria…». Ma stavolta non è un immigrato di seconda generazione cresciuto nelle Banlieu parigine o nei sobborghi di Bruxelles. Si tratta di un catanese di 32 anni. Giuseppe D’Ignoti –secondo quanto riferisce il quotidiano La Sicilia – è stato arrestato dalla Digos di Catania su delega della Direzione distrettuale antimafia etnea che gli ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Catania. È accusato di apologia del delitto di terrorismo mediante strumenti telematici. D’Ignoti quando è cominciata l’indagine, tra il 2016 e il 2017 era in carcere per una serie di violenze commesse ai danni dell’ex convivente di nazionalità ucraina. Gli investigatori hanno acquisito le dichiarazioni di diverse persone venute in contatto, in qualche gruppo su whatsapp, con D’Ignoti. L’uomo svolgeva un’intensissima attività di proselitismo in vari gruppi, nei quali si celava sempre sotto lo pseudonimo di “Ahmed” e fingendosi di nazionalità egiziana ai partecipanti inviava video ed immagini ritraenti gesta delle milizie dell’Isis, scene cruente di uccisioni e decapitazioni e a taluni anche i cosiddetti Nasheed, ovvero i tipici canti che inneggiano all’Isis ed alla Jihad, fornendo una visione estremistica e radicalizzata della fede religiosa islamica, anche con lo scopo di far osservare alle donne i dettami della Sharia. Nelle intercettazioni, D’Ignoti inviava inni in favore dell’Isis e incitava a prendere un fucile o un coltello ed andare ad ammazzare qualcuno ovvero a «fare pulizia a Milano, in Calabria…». I file che erano stati cancellati dall’uomo sono stati recuperati dalla Polizia Postale. Tra questi quello di Giulia Sergio, detta Fatima, la ragazza italiana che ha aderito alla Jihad trasferendosi nel 2015 in Siria e che è stata condannata per terrorismo, nonché un video di fustigazione delle donne sotto le leggi della Sharia. D’Ignoti si era convertito all’Islam radicale all’interno del carcere di Caltagirone nel 2011 quando stava scontando una pena di anni 5 per violenza sessuale. Il suo mentore era stato il cittadino marocchino Aziz Sarrah, allora 31enne, poi rimpatriato nel 2017 dall’Italia poiché trovato in possesso di un vessillo dell’Isis.
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