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Adeguamento sismico per l'istituto di Scigliano, l'appalto può proseguire

L’avvocato Luigi Monaco ottiene l’inammissibilità del ricorso con il quale veniva richiesto l’annullamento degli atti del Comune di Scigliano.

Pubblicato il: 16/02/2019 – 19:35
Adeguamento sismico per l'istituto di Scigliano, l'appalto può proseguire

CATANZARO «Così come previsto, il Tar di Catanzaro ha dato voce al principio dell’ubi maior minor cessat, ritenendo che l’assoluta preminenza da accordare alla realizzazione dei lavori di adeguamento sismico dell’istituto scolastico renda inammissibile il ricorso con il quale il privato lamentava la lesione dei propri interessi economici».
Questo il commento con il quale l’avvocato amministrativista Luigi Monaco accoglie la sentenza della Prima sezione del TAR Calabria presieduta dal giudice  Nicola Durante, relatore Silvio Giancaspro. La vicenda portata all’esame dei giudici amministrativi vedeva l’impresa Deren S.r.l. chiedere l’annullamento della procedura avviata dal Comune di Scigliano per l’esecuzione di importanti interventi strutturali finalizzati all’adeguamento sismico della scuola elementare “Gabriele Rocca” in località Calvisi, di cui era già stato approvato il progetto esecutivo. Malgrado le rivendicazioni della società ricorrente, il Tar ha ritenuto di aderire alle differenti prospettazioni fatte emergere nel corso del giudizio. Nello specifico, la sentenza in commento, recependo le tesi dell’avvocato Monaco, il quale, unitamente ai colleghi Giuseppe Arcangelo ed Emiliano Spina, aveva assunto le difese dell’ ingegnere Pamela Bartucc, quale capogruppo dell’Associazione Professionale impegnata nella redazione del progetto, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Le motivazioni alla base della pronuncia, resa in forma semplificata dopo la camera di consiglio del 5 febbraio scorso, risiedono nella manifesta carenza d’interesse alla proposizione del giudizio, atteso che l’espletamento dei lavori non arreca alcun pregiudizio ai diritti della Deren S.r.l., concessionaria del lastrico solare dell’edificio scolastico. In definitiva, ciò che emerge è la mancanza di lesività della procedura avviata dal Comune, il quale, a seguito dell’avvenuta approvazione del progetto esecutivo ed in accordo alle statuizioni del Tar, potrà bandire i lavori dell’istituto scolastico. «La correttezza giuridica della pronuncia risiede nell’aver dato voce ad un principio desumibile dal buon senso prima ancora che dal dettato normativo – spiega l’avvocato. Monaco – Per farla breve l’aver privilegiato l’adeguamento sismico di una scuola alla paventata lesione di un interesse economico realizza la piena coincidenza tra la giustizia formale e la giustizia sostanziale».

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