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Migranti, sindacati in piazza a Reggio

Manifestazione indetta per martedì prossimo da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil davanti la Prefettura per sostenere l’iniziativa “Fuori dal ghetto”: «Evitare che accadano altre tragedie»

Pubblicato il: 22/02/2019 – 11:22
Migranti, sindacati in piazza a Reggio

REGGIO CALABRIA “Fuori dal ghetto. Insieme per dare più dignità al lavoro agricolo”. Questo è il titolo della manifestazione regionale organizzata da Fai, Flai e Uila regionali che si svolgerà a Reggio Calabria il prossimo 26 febbraio. «Basta alle vite tristemente spezzate – è detto in una nota congiunta delle tre organizzazioni sindacali – come accaduto in quel villaggio infernale di San Ferdinando, in cui centinaia di altri migranti, per lo più lavoratori agricoli sfruttati e sottopagati senza una dignitosa dimora, sono costretti a vivere in condizioni disumane. Basta alle baraccopoli su tutto il territorio calabrese. E poi la risposta dello Stato a tragedie come quelle avvenute in questi mesi, non può consistere unicamente in uno sgombero “al buio” di tutti i migranti presenti nella tendopoli di San Ferdinando».
Ecco che le sigle sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila -Uil regionali, hanno condiviso l’idea di organizzare una manifestazione prevista per martedì 26 febbraio 2019, alle ore 11, presso Piazza Italia, nelle vicinanze della Prefettura a Reggio Calabria, per esprime vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime, evitare ulteriori tragedie e sostenere l’importanza del lavoro agricolo di qualità.
«Un appuntamento sindacale – scrivono le sigle sindacali – per rilanciare le proposte del sindacato unitario, chiedendo con forza interventi concreti e immediati alle istituzioni. Insieme Fai, Flai e Uila Calabria per smantellare le baraccopoli e chiedere l’installazione di moduli abitativi dotati di impianti igienici e di riscaldamento a norma di legge anche presso le aziende agricole. Sarà necessario avviare piani adeguati e soluzioni che la normativa consente, per garantire condizioni di accoglienza dignitose per i lavoratori agricoli extracomunitari collocando al più presto i migranti al sicuro e fuori dai ghetti».
«Ed ancora – sottolineano – avviare la cabina di regia regionale per il lavoro agricolo di qualità, la piena applicazione della Legge 199, contro il caporalato e lo sfruttamento e avviare una nuova fase di reale accoglienza ed integrazione. Dobbiamo lavorare tutti assieme per garantire una soluzione condivisa e concreta ad un dramma che non deve mai più ripetersi». «Per queste ragioni, ed in nome Becky Moses, Soumaila Sacko, Surawa Jaiteh, Moussa Ba – conclude la nota – facciamo appello a quanti ancora credono nella difesa dei diritti umani e nella dignità delle persone, a partecipare tutti insieme a questa importante mobilitazione».

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