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Spaccio nel Catanzarese, emesse 5 misure cautelari

Scoperto un giro di droga ed estorsioni a Cortale. Arresti domiciliari per due 20enni

Pubblicato il: 28/02/2019 – 10:51
Spaccio nel Catanzarese, emesse 5 misure cautelari

CATANZARO Estorsione, rapina, porto di armi e oggetti atti ad offendere; lesioni, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Questi i reati contestati a vario titolo a cinque persone di Cortale, in provincia di Catanzaro, alle quali, stamane all’alba, i carabinieri della compagnia di Girifalco hanno notificato un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Tribunale di Lamezia Terme, con contestuale perquisizione delle loro dimore nell’abitato del paese.
Il gip, concordando con la richiesta formulata dal pubblico ministero, ha disposto, gli arresti domiciliari per due persone, Matteo Cracolici, 20 anni, tagliaboschi, e Davide De Santis di 22. Obbligo di dimora per Luca Barbieri 29 anni, commerciante; obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giovanni Pullì, 20 anni, e Giovanni Vinci, di 37. Il provvedimento è scaturito dalle indagini svolte dagli inquirenti dal settembre del 2017 al luglio 2018, che ha permesso la contestazione a vario titolo dei reati. Il complesso delle attività d’indagine, supportate da intercettazioni telefoniche e videoregistrazioni, ha consentito l’esplorazione investigativa del tessuto delinquenziale del piccolo paese delle Pre-serre catanzaresi, mettendo ancora una volta in luce la diffusione, tra i più giovani, di sostanze stupefacenti come marijuana e cocaina. Le attività di indagine hanno avuto inizio nel settembre 2017 a seguito del violento pestaggio di una persona avvenuto nei pressi del bocciodromo del paese. Dai primi accertamenti sarebbe emerso come Pullì, d’intesa con i complici, avesse prelevato a casa la vittima, portandola nell’area dove era attesa da De Santis e Barbieri, con il comune obiettivo di sollecitarle il pagamento di un grammo di cocaina, acquistato da loro qualche giorno prima al prezzo di 100 euro. Alla richiesta del malcapitato di ulteriore tempo per saldare il debito contratto, l’intero gruppo lo avrebbe aggredito, percuotendolo a mani nude e con un bastone. Soltanto le grida di alcune persone che abitavano nelle vicinanze avevano indotto gli aggressori a desistere e a scappare. La vittima aveva riportato gravi lesioni, compresa una frattura al braccio destro. Ciononostante nei giorni successivi De Santis, anche tramite Giovanni Vinci, avrebbe maggiorato la consistenza del debito, da 100 a 150 euro, da pagarsi all’istante e dietro minaccia di ritorsioni come l’incendio dell’autovettura in uso ai suoi familiari.
Accompagnata da Vinci, la vittima aveva prelevato al bancomat 100 euro, consegnandoli e pregando i suoi creditori di non obbligarlo a dare loro altro denaro, ricevendo, ancora una volta, in risposta, una richiesta perentoria. La vittima, frustrata dalle continue richieste senza appello, ha quindi deciso di non pagare i restanti 50 euro, rivolgendosi ai carabinieri. I militari, sostenendo il malcapitato, hanno ascoltato le persone a conoscenza dei fatti, e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, hanno dato avvio ad accertamenti, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, videoregistrazioni, tracciamenti gps sulle autovetture, impiego di personale in abiti simulati per dedicati servizi di osservazione e pedinamento, con l’obiettivo di ricostruire le dinamiche di un contesto delinquenziale definito “preoccupante”.
Dalle intercettazioni telefoniche sono così emerse la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti,in particolare marijuana,da parte di De Santis e Cracolici, nel territorio comunale, con acquirenti provenienti anche dai comuni vicini. È stato il caso di un giovane di Filadelfia, in provincia di Vibo, fermato e trovato in possesso nella sua autovettura di circa 59 grammi di marijuana, acquistata dai due giovani e per questo denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Telecamere piazzate nell’abitato hanno contribuito a rivelare agli inquirenti gli anfratti in cui De Santis e Cracolici nascondevano lo stupefacente. In corrispondenza di uno di questi, in particolare, localizzato nella cassetta del contatore dell’acqua e del gas di un’abitazione abbandonata, i carabinieri hanno filmato i due riporre o rifornirsi all’esigenza di droga nascosta. I militari hanno ripreso e intercettato anche il momento in cui tra i due si commentava aspramente la sostituzione di circa 55 grammi di marijuana con dei comuni fiori di campo, essendo stata quest’ultima nel frattempo sequestrata. Un sequestro di 30 grammi circa di marijuana è stata nel frattempo effettuato in un’altra abitazione stagionale, nei pressi della casa di Cracolici, ancora una volta nella cassetta esterna del contatore. L’insieme degli elementi così raccolti ha fatto emergere, dicono gli inquirenti, un non trascurabile scenario di disagio giovanile nel piccolo centro della provincia, i cui apici devianti sono «spiccati per efferatezza e connotato reati gravi, scrupolosamente perseguiti».

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