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Duemila euro per una “patente facile”, coinvolto un cosentino

Eseguite in tutto 15 misure cautelari tra Roma, Salerno e Cosenza. Tra gli indagati anche un dipendente della motorizzazione della Capitale

Pubblicato il: 10/04/2019 – 17:13
Duemila euro per una “patente facile”, coinvolto un cosentino

Emergono ulteriori sviluppi sull’inchiesta delle patenti “facili” per candidati impreparati o stranieri che senza nemmeno saper parlare la lingua, per una modica cifra tra i 2 ed 3 mila euro, si vedevano consegnati i documenti. Questa mattina la polizia di Roma ha eseguito 15 misure cautelari spiccate su richiesta della Procura di Roma ai presunti componenti di un’associazione a delinquere composta secondo gli inquirenti da 22 persone.
Il sistema, che si basava sul rilascio dei documenti anche attraverso un giro di marche da bollo false, era sorretto – secondo la Procura – da un dipendente della Motorizzazione Civile di Roma in accordo con un pluripregiudicato del luogo per il quale l’accusa è quella di peculato.
Tra gli arrestati anche un calabrese, M. G. della provincia di Cosenza di 64 anni e titolare di autoscuole a Praia a Mare che, insieme ad altri titolari di autoscuole in altri Comuni del Cosentino, ricoprivano il ruolo sia di gestire le sedute d’esame presso le locali Motorizzazioni Civili oltre che di procacciare i candidati.
I reati contestati sono associazione a delinquere ramificata sul territorio nazionale e finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti tra i quali il fraudolento conseguimento di titoli abilitativi alla guida, mediante l’uso di congegni elettronici, la falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici, la truffa, il riciclaggio oltre alla falsificazione e messa in circolazione di valori in bollo, attraverso la predisposizione di una sofisticata e stabile organizzazione volta a far conseguire in modo illecito – per lo più a cittadini stranieri – la patente di guida di veicoli, nonché volta alla sottrazione e riutilizzazione di marche da bollo apposte su pratiche dalla Motorizzazione di Roma Nord.
Attraverso il monitoraggio delle numerose agenzie di pratiche auto rifornite dal B.B. – come riporta il Messaggero – tra le quali quella di P.G. 59enne di Rocca di Papa (Roma) e M.A. romano dei 43 anni – entrambi in carcere insieme ad A.L., che partecipava all’associazione in quanto molto vicino al P.G., che rivestendo il ruolo di «accompagnatore» dei candidati che intendevano superare illegalmente l’esame – si faceva luce sull’organizzazione di cui facevano parte e gestita da alcuni personaggi salernitani.
In particolare dalle investigazioni condotte servendosi anche dell’attività di intercettazione telefonica ed ambientale, si è fatto luce sulle figure ed i ruoli centrali dell’associazione tutti di stanza nel Cilento: E.A. 44enne e C.V. 47enne con precedenti di polizia per stupefacenti – entrambi arrestati – quali promotori ed organizzatori nelle vesti di veri e propri «capi» e le figure di organizzatori di due donne finite ai domiciliari S.S. di 38 anni, che suggeriva le risposte esatte ai candidati nel corso degli esami in collegamento da remoto, e P.M.G., 33 enne che si occupava di installare sui candidati gli strumenti tecnici necessari per svolgere gli esami teorici, ed A.M., 35enne di Portici (NA), militare, anch’egli deputato alla vestizione dei clienti.

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