TORINO «Se non paghi il tuo debito la prossima volta i soldi potrebbero esserti chiesti da moldavi o albanesi disposti a tutto». Erano anche di questo tenore le intimidazioni subite da S., torinese, un imprenditore edile vittima di un tentativo di estorsione orchestrato, secondo le indagini dei carabinieri, da un altro imprenditore che vantava un credito inesistente. Fra le persone arrestate figura Roberto Loccisano, 53 anni, originario di Gioiosa Ionica e residente a Borgaretto, il quale, ricorda il gip Giulio Corato nell’ordinanza di custodia cautelare, «è gravato da un assai allarmante precedente per omicidio commesso negli anni Ottanta nonchè da ulteriori annotazioni relative a reati assai gravi per quanto risalenti nel tempo». Il delitto, per il quale Loccisano fu processato in Calabria, è quello di Rocco Gerardo Panetta, trovato senza vita nel 1984 in un casolare abbandonato a Ponzo di Gioiosa Ionica. L’imprenditore arrestato è Cosimo Marziano, 61 anni, originario di Guardavalle e residente a Torino. L’uomo sosteneva che S. gli doveva 100mila euro come somma aggiuntiva per dei lavori di ristrutturazione che aveva svolto: dopo l’esito sfavorevole della causa civile che aveva promosso, si sarebbe rivolto a due complici per incassare il denaro. Il terzo arrestato è Cristian Scognamiglio, 43 anni, di Orbassano, in provincia di Torino.
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