CATANZARO Com’era prevedibile, l’arrivo del leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Catanzaro venerdì sta facendo scattare più di un campanello di allarme su vari fronti, provocando tensioni e polemiche politiche. Sul piede di guerra i partiti e i movimenti di sinistra del capoluogo, che hanno già annunciato un sit-in di protesta contro Salvini in contemporanea al comizio-incontro con la cittadinanza che il vicepremier terrà nella centralissima Piazza Prefettura. Potere al Popolo, Usb, Rifondazione comunista e Anpi di Catanzaro si sono già mobilitati. «Saremo in piazza – scrive Potere al Popolo – per dire che Matteo Salvini è un ospite indesiderato in Calabria, contro le politiche portate avanti dalla lega e dal M5S, contro la legge sulla legittima difesa, contro il regionalismo differenziato, contro il decreto sicurezza e contro la guerra fra poveri alimentata dal Ministro degli Interni. Saremo in piazza per ribadire che la giustizia sociale, la solidarietà fra i popoli e fra le persone devono essere il fulcro di qualsiasi azione governativa. Invitiamo i cittadini catanzaresi a scendere in piazza e a lanciare un messaggio: appendiamo dei simboli, degli striscioni, dei cartelli dai balconi e fotografiamo ciò che avremo realizzato per segnalare il nostro dissenso ed invadiamo i social! Dimostriamo che esiste una Catanzaro antirazzista e solidale». A sua volta il Prc evidenzia che «venerdì il tour di Matteo Salvini, volto alla ricerca di voti speculando sulle paure e sulla povertà delle persone, farà tappa a Catanzaro. Anche questa volta fomenterà odio e guerra tra gli ultimi, e lo farà in una città di quel Sud tanto disprezzato, prima palesemente e oggi con la proposta di autonomia differenziata, che è un ulteriore insulto ad una terra con tanti problemi irrisolti. Per questo motivo, per ribadire la nostra opposizione a Salvini e la nostra idea di società solidale, invitiamo i cittadini, le forze sindacali, le associazioni e i partiti della sinistra e che si identificano con i valori della democrazia e dell’antifascismo, a partecipare al sit-in di protesta». Infine, l’Anpi provincia di Catanzaro sostiene: «Perché si dovrebbe dar retta ad un politico che ha passato la sua vita ad offendere i meridionali? Invitiamo donne e uomini, da quel che si vede molto attivi sui social, a cercare le frasi truculente – contro i calabresi in particolare – ripetute per anni. Lo stile è sempre quello, diffondere odio e rancore; seminare la paura per raccattare qualche voto. Essere fedele alla Costituzione sulla quale si è giurato per diventare ministro significa comportarsi di conseguenza. Non aizzare le persone contro i migranti e gli ultimi della terra. Significa difendere il valore repubblicano della Carta Costituzionale senza fare accordi con fascisti e razzisti di ogni risma. Pensate veramente – afferma l’Anpi – all’onestà intellettuale di chi viene a chiedervi i voti mentre lavora senza sosta per l’autonomia delle regioni del nord a scapito del sud e della Calabria in particolare. Non sappiamo quale felpa indosserà per l’occasione, certo non quella con gli slogan “fuori i terroni” del recente passato. Non faremo in tempo per questa volta, ma sulle nostre scriveremmo senza esitazione “Fuori Salvini dalla Calabria”». (acant)
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