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Giallo sui dipendenti "spiati" a Crotone, il Comune archivia il caso

La dirigente del settore chiarisce: i due dipendenti della partecipata trovati nell’ufficio erano autorizzati a utilizzare il computer

Pubblicato il: 04/06/2019 – 15:00
Giallo sui dipendenti "spiati" a Crotone, il Comune archivia il caso

di Gaetano Megna
CROTONE Procedura archiviata. Secondo il “data protection officier” responsabile del Comune di Crotone, Pasquale Nicolazzo, che è intervenuto dopo la segnalazione del dipendente Emilio Ape, «la situazione non pregiudica i diritti degli interessati» e, quindi, non ci sarà alcuna segnalazione all’Autorità garante della Privacy. Nicolazzo era stato chiamato in ballo dal dipendente responsabile dell’Ufficio del personale del Comune di Crotone, lo scorso 17 maggio, perché a suo avviso c’era stata una violazione riguardante «la posta elettronica istituzionale, vari documenti istituzionali, cartelle cartacee di natura giudiziaria, cartelle documenti dati personale dell’ente». La violazione degli atti, mail e documenti cartacei sarebbe stata consumata, a sua insaputa, da parte di personale dipendente della società Crotone sviluppo. Personale, quindi, non dipendente direttamente dal Comune. Due persone che erano state autorizzate a utilizzare il computer e l’ufficio di Ape, dal dirigente del settore VI, Maria Teresa Sperlì. È proprio la Sperlì a chiarire ogni aspetto della vicenda con due lettere indirizzate al sindaco di Crotone, al segretario generale dell’ente e a Nicolazzo. Il dirigente chiarisce che i due dipendenti di Crotone sviluppo autorizzati a utilizzare il computer contenenti i dati sensibili non potevano avere accesso ai file con le notizie riservate sul personale dipendente, perché coperti da password. I due dipendenti esterni all’ente hanno, infatti, utilizzato un nuovo profilo di utenza del computer appositamente aperto dal personale del Ced sul computer di pertinenza di Ape. Stando così le cose la violazione non sarebbe, quindi, potuta avvenire. A chiarire la ragione della presenza dei due rappresentanti di Crotone sviluppo nell’ufficio di Ape è l’assessore al personale, Benedetto Proto, che in una nota diffuso oggi scrive: «È necessario evidenziare che, con determina dirigenziale numero 1756 è stata affidata alla società Crotone sviluppo l’attività di rendicontazione e monitoraggio nell’ambito di un progetto finanziato a valere su Asse 2 del Pon “Inclusione”». Successivamente il Comune aveva concordato con Crotone sviluppo «la messa a disposizione di postazioni informatiche per l’inserimento dei dati».
21 MAGGIO 2019: LA LETTERA SCRITTA DALLA DIRIGENTE DATATA Sperlì ha evidenziato che lo scorso 5 marzo, giorno del suo insediamento al Comune da dirigente del VI settore, Ape era in ferie e che l’8 marzo il dipendente ha presentato una richiesta di prolungamento delle stesse ferie in vista della sua collocazione in pensione. Questa nuova richiesta è stata, però, rifiutata dalla Sperlì «per ovvie necessità di potere avere le dovute consegne dei fascicoli e di tutta la documentazione del personale. Il dottor Ape – si legge nella lettera – faceva presente di non dover procedere a nessuna consegna ribadendo che tutta la documentazione era conservata nella sua stanza e che la chiave era in custodia presso un dipendente del settore». Il dirigente del settore, quindi, per potere accedere all’ufficio doveva chiedere la chiave alla dipendente fiduciaria di Ape, che il 1 aprile scorso è stato autorizzato ad andare in ferie sino al 31 luglio, giorno che precede la sua collocazione in quiescenza. La necessità di accedere all’ufficio chiuso a chiave, la Sperlì l’ha avuta «in particolare per prelevare la documentazione relativa ai concorsi espletati al fine di procedere allo scorrimento delle graduatorie, oltre a dover effettuare delle copie in atti da consegnare alla Guardia di finanza ed altra documentazione per la predisposizione di una memoria difensiva per un ricorso al Tar». In questa prima lettera anche la Sperlì denuncia il fatto che Ape «si presentava negli uffici aggredendo in malo modo le persone presenti». Si fa riferimento al fatto che Ape si sia messo ad urlare contro i due rappresentanti di Crotone sviluppo il giorno in cui li ha trovati che lavoravano al suo computer.
SECONDA LETTERA: 27 MAGGIO 2019 Con il secondo documento la Sperlì informa il sindaco e il segretario generale del Comune sull’esito dell’audit avuto con il data protection officer: «In riscontro all’audit tenutosi nella giornata del 27 maggio 2019 con il dott. Pasquale Nicolazzo, lo stesso ha ritenuto infondato il rischio che si tratti di una situazione che pregiudichi i diritti degli interessati e pertanto ha disposto di non effettuare alcuna notifica all’autorità garante». (redazione@corrierecal.it)

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