di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO È giunta l’ora della resa dei conti. Lo aveva appena sussurrato Gianluca Gallo, qualche mese prima delle elezioni amministrative di Corigliano Rossano, commentando la diaspora di Forza Italia, partito che non era riuscito a far sintesi e si era “disperso” verso i tre candidati a sindaco, Stasi, Promenzio, Graziano.
Adesso il coordinatore provinciale dovrà provare a raccogliere i cocci di quel che resta dei berlusconiani locali, resettare e riorganizzare. Un compito arduo al quale Gallo assolverà – presumibilmente – prima delle regionali.
La matassa coriglianorossanese in Forza Italia, a oggi, sembra essere ingarbugliatissima. Due i circoli, uno a Rossano con a capo il coordinatore Guglielmo Converso, riferimento di Antonio Micciullo, già espressione del consiglio comunale targato Mascaro ma in quota Pd, tanto da ricoprirne anche la carica di capogruppo, prima dell’approdo repentino in Fi.
Nel circolo coriglianese, la situazione sembra essere ancor più aggrovigliata. Il coordinatore cittadino senior, Gioacchino Campolo, da sempre contrario alla fusione, in tempi non sospetti e prima che il partito assumesse una posizione univoca verso l’uno o l’altro candidato, in tutta autonomia ha fatto outing appoggiando Gino Promenzio. Una decisione non propriamente avallata dai livelli superiori che nell’ortopedico di fama internazionale vedevano il riassunto del Partito democratico e che potrebbe incamminare Campolo e Fi sulla via del divorzio. Il coordinatore juinior, Mattia Salimbeni, ancora, in modo similare ma stavolta presumibilmente sostenuto e forse autorizzato dal partito, si è candidato – per poi essere eletto in consiglio comunale – nella coalizione civica a trazione sinistrorsa a sostegno di Stasi. Una collocazione quasi forzata, quella di Salimbeni, a quanto pare appoggiata informalmente dal partito che non poteva schierarsi col Pd – e quindi con Promenzio – da una parte e con l’ex coordinatore provinciale che se ne era andato sbattendo la porta – Giuseppe Graziano – dall’altra.
Difficile, quindi, interpretare quale linea terranno Gianluca Gallo, Jole Santelli e Roberto Occhiuto a Corigliano Rossano. Fonderanno i due circoli? Li manterranno entrambi? Affideranno la reggenza al coordinatore rossanese in carica? Di certo saranno “manovre” e dinamiche che dovranno tener conto di un congresso, proprio per evitare quelle gestioni “casalinghe” tanto contestate dal partito a Campolo. In tutto questo non è da escludere che Gallo possa anche prendere in considerazione il suo braccio destro coriglianese, Giuseppe Turano – nei mesi scorso dato fra i papabili candidati a sindaco – quale neo segretario della sezione ausonica ma anche dell’ipotesi circolo unico.
A proposito di Campolo, infine, voci sempre più insistenti lo vedrebbero già consolarsi con Fratelli d’Italia, dopo alcuni colloqui già avvenuti con il coordinatore regionale Ernesto Rapani. (l.latella@corrierecal.it)
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