di Alessia Truzzolillo
LAMEZIA TERME Quindici persone rinviate a giudizio, non luogo a procedere per quanto riguarda due capi di imputazione perché il fatto non sussiste e intervenuta prescrizione per un capo di imputazione. Questo il bilancio della sentenza emessa dal gup Rossella Prignani al termine dell’udienza preliminare del procedimento “Eumenidi” che prende il nome dall’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme contro una serie di illeciti commessi nell’amministrazione della Società Sacal spa che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme.
Le accuse contestate, a vario titolo, dalla Procura di Lamezia, rappresentata in aula dal pm Marta Agostini, vanno dalla corruzione, al peculato, falso, abuso d’ufficio e concussione.
Compariranno davanti al tribunale collegiale di Lamezia Terme, il prossimo 24 settembre Massimo Colosimo, 52 anni di Catanzaro; Ester Michienzi, 46 anni di Catanzaro; Pierluigi Mancuso, 61 anni di Catanzaro; Sabrina Mileto, 47 anni di Pizzo; Angela Astorino, 59 anni di San Pietro a Maida; Floriano Noto, 59 anni di Catanzaro; Giuseppe Vincenzo Mancuso, 44 anni di Lamezia Terme; Enzo Bruno, 58 anni di Vallefiorita; Giuseppe Mancini, 65 anni di Catanzaro; Floriano Siniscalco, 47 anni di Girifalco; Bruno Vincenzo Scalzo, 49 anni di Conflenti; Gianpaolo Bevilacqua, 49 anni di Lamezia Terme; Marcello Mendicino, 54 anni di Falerna; Pasquale Clericò, 67 anni di Montepaone; Pasquale Torquato, 59 anni di San Mango D’Aquino.
Parti civili sono la Sacal spa, il Comune di Lamezia e la Regione Calabria.
NON LUOGO A PROCEDERE Due le persone prosciolte per il non luogo a procedere nei confronti di tre capi di imputazione: Luigi Silipo e Ferdinando Saracco. Il gup ha dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per un caso di falsità materiale che coinvolgeva Ester Michienzi, nella veste di responsabile dell’area Affari legali della Sacal e Pasquale Clericò, direttore generale della Sacal (rinviati a giudizio perché devono rispondere di altri reati). Il reato, datato giugno 2011, riguarda la falsificazione delle schede di valutazione relative a due candidati ad una selezione pubblica per lavorare nella spa ai quali sarebbe stato un voto finale maggiore rispetto alla somma dei voti ottenuti nelle singole prove.
Per i capi di imputazione relativi a due ipotesi di abuso d’ufficio è stato dichiarato il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Si tratta di due reati datati ottobre 2011 e giugno 2012, vicini anch’essi alla prescrizione.
Il capo rubricato come “t”, riguardava Ester Michienzi, Ferdinando Saracco, dirigente dell’area tecnica, e Pasquale Clericò, accusati di avere, in qualità di commissari esaminatori, attribuito un punteggio ingiustificato a un candidato per un posto di “responsabile infrastrutture e sistemi”. Il capo “u”, coinvolgeva Michienzi, Saracco, Clericò e Luigi Silipo, ex membro del consiglio di amministrazione della Sacal. Anche in questo caso gli imputati erano accusati di avere intenzionalmente procurato un ingiusto vantaggio, durante una selezione al fratello di Silipo, procedendo alla sua assunzione in Sacal. Per queste due ipotesi di abuso d’ufficio gli imputati sono stati prosciolti. Saracco e Silipo, che rispondevano di queste sole due accuse, sono stati prosciolti tout court.
Domani inizierà il procedimento con rito abbreviato per l’ex sindaco Paolo Mascaro, Giuseppe Gatto e Francesco Buffone.
Si attende la fissazione di una nuova udienza preliminare per Emanuele Ionà la cui posizione era stata stralciata per difetto di notifica nel corso della conclusione indagini. Nel collegio difensivo gli avvocati Nicola Cantafora, Massimo Scuteri, Lucio Canzoniere, Giovanni Canino, Sergio Rotundo, Giancarlo Pittelli, Giovanni Merante, Saverio Loiero, Vittoria Aversa, Giuseppe Iannello, Nicolino Zaffina, Antonio Larussa. (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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