CATANZARO Mercoledì mattina una delegazione del coordinamento di “Comunità Competente” guidata da Rubens Curia e composta da Amalia Bruni, Marina Galati, Caterina Laria, Stefania Marino, Maria Hyerace, Monica Zinno e Giovanni Marino è stata ricevuta presso la Cittadella Regionale dal commissario alla sanità Saverio Cotticelli per consegnargli e illustrare il documento “Linee Guida per una Riforma della Sanità in Calabria” elaborato e sottoscritto da trenta tra associazioni, fondazioni, forze sindacali, docenti universitari e singoli cittadini. “Comunità Competente” nel documento chiede «una profonda riforma organizzativa ed etica della Sanità in Calabria, riforma che i calabresi attendono da 15 lunghi anni». Contestualmente, si chiede di «valorizzare la sanità territoriale, che è stata desertificata, con l’implementazione di strutture sanitarie territoriali intermedie come le Case della Salute, le Unità Complesse di Cure Primarie, gli Hospices, le Case di Maternità, i Centri per il deterioramento cognitivo e le demenze, e potenziare servizi quali l’Adi – Assistenza Domiciliare Integrata». Inoltre, le Linee Guida prevedono una riforma della rete ospedaliera con equipes itineranti. Altra questione sollevata nell’incontro è stata la richiesta di un Piano pluriennale di investimenti e un Piano straordinario di assunzioni. È stata ribadita a Cotticelli «la drammaticità in cui versa il Sistema Calabria, infatti, purtroppo, la Calabria è la prima Regione per spesa sanitaria pro-capite per mobilità passiva (144 euro vs i 55 della Campania)». Il commissario per il Piano di rientro ha «accolto favorevolmente il contributo espresso dalla delegazione di “Comunità Competente” proponendo una serie di incontri programmati a tema, il primo dei quali si svolgerà il 12 settembre presso la Cittadella sulla Medicina distrettuale». Nel contempo, “Comunità Competente” proseguirà gli incontri in tutta la regione per «coinvolgere i calabresi che non possono essere spettatori passivi ma protagonisti del cambiamento della loro Sanità, infatti, la partecipazione, con i vari strumenti previsti dalle normative nazionali e regionali, è uno degli elementi fondanti delle Linee Guida».
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