LAMEZIA TERME «Il Partito democratico in Calabria non è mai nato ed è stato utilizzato in questi anni da tutti, nessuno escluso come riserva indiana per esercitare il proprio potere o peggio ancora per auto-conservarlo». È il duro affondo che i componenti dell’Assemblea nazionale del Partito democratico Tina Foti, Francesco Grosso e Francesco Muraca ed il coordinatore regionale del gruppo “Sempre Avanti”, consigliere metropolitano di Reggio Calabria Antonino Castorina lanciano contro la gestione personalistica del partito in Calabria. «Il congresso nazionale del Pd – aggiungono nel documento – poteva essere il vero elemento di novità in una regione dove più che il Pd è stata commissariata l’attività e l’iniziativa politica legando il lavoro delle classi dirigenti a rapporti contrattuali e lavorativi dentro le strutture dei vari consiglieri regionali. E così si è arrivati ad una guerra tra poveri, dove da un lato la mozione congressuale che si rifaceva a Zingaretti palesava e palesa contraddizioni interne ed una diaspora che noi riteniamo sbagliata e miope, che con la politica non ha nulla a che vedere».
«Dall’altra la proposta che si rifaceva a Martina – affermano gli esponenti che si richiamano alla mozione Giachetti – raccoglieva delusi e reduci, e complici della composizione delle liste alle ultime elezioni politiche che hanno portato il Pd ad uscire sconfitto in tutti i collegi della Calabria, oltre a lasciare interi territori senza una rappresentanza parlamentare. Nei fatti una tragedia dove l’unico elemento di novità è stato rappresentando dalla nostra proposta politica ancora oggi unita perché “libera”».
«In Calabria – prosegue il documento – è necessario fare un passo avanti rispetto a come sono state gestite le istituzioni ed il Partito, serve rinnovare ed innovare senza ritenere però avversario il compagno di partito che invece va inserito e visto all’ interno di un ragionamento di insieme ed è evidente che questo vale anche per il Presidente della regione Calabria Mario Oliverio, la cui ricandidatura è evidente vada superata. Colpirlo quotidianamente sulla stampa non è utile e non crea certamente le condizioni per un percorso unitario e di cambiamento radicale».
«Risulta evidente che – sottolineano – tra la cittadinanza e le nostre istituzioni regionali vi è una enorme distanza ed una grande delusione, pur tuttavia è altrettanto evidente ed imbarazzante che c’è chi oggi si pone contro questa impostazione ma che fino a ieri era connivente, complice e compiacente. Se rinnovamento deve essere, e noi siamo per questo, che sia rinnovamento totale !Se si vuole avere il coraggio di cambiare si inizi mettendo la faccia sulle battaglie da fare e da portare avanti, questo vale per i consiglieri regionali, per i nostri parlamentari, per i componenti della Direzione Nazionale del Pd, per tutta la classe dirigente che si candida a cambiare le cose nella nostra regione Calabria».
«Si immagini una coalizione – è detto ancora – che guardi al civismo ed alle migliori energie della Calabria senza paura di chiarire chi deve essere alla guida di questa coalizione, senza paura di dichiarare l’appartenenza al Partito Democratico, quanto di buono è stato fatto e quanto ancora si deve fare, ridando primato alla politica ed al nostro Pd. Si chiarisca quando e come si svolgeranno i congressi e la fase di riorganizzazione del Partito Democratico, si provi ed evitare che il Pd sia un ring con le classi dirigenti che dovrebbero guidare questa fase come opposte tifoserie e le primarie oggi servirebbero solo a questo, alimentando confusione e divisione».
«Il gruppo “Sempre Avanti” per la Calabria – si afferma nel documento – ha un solo interesse: gli interessi dei Calabresi, la costruzione di un Partito democratico che non è mai nato e l’esigenza di mettere in campo in Calabria una proposta di rinnovamento vero che tenga dentro le migliori energie e quanto di buono è stato fatto in questi anni, partendo dai nostri amministratori locali, partendo dai segretari di circolo, dai giovani democratici, dagli studenti universitari e da tutti coloro i quali ancora vedono una speranza in quello che solo insieme possiamo fare».
Gli esponenti della mozione annunciano: «Il nostro gruppo non firmerà nessuno appello o documento ma ne sarà promotore». «Non ci muoviamo contro qualcuno – dicono ancora – ma per una idea di politica, provando a ridare speranza ed orizzonte alla nostra regione, ritenendo imprescindibile non fermarsi a dire che non va bene riconfermare il presidente della giunta regionale Mario Oliverio ma ritenendo parimenti importante chiarire su chi il Partito democratico deve puntare, lavorando sulla coalizione e su un programma condiviso e unitario. Se veramente si farà rinnovamento vero e se veramente sarà dato il primato alla politica evitando che anche la scelta di chi andrà a guidare la nostra coalizione sia fatta fuori dalla nostra regione noi siamo disponibili a dare una mano nel partito e nella composizione delle liste a questo percorso che la segreteria nazionale, anche se in netto ritardo ha annunciato».
«Se però si vuole cambiare tutto per non cambiare niente – concludono – è evidente che si tratta dell’ennesimo grande bluff dove al netto del giudizio nostro saranno i cittadini calabresi a chiarire da che parte stare».
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