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Codacons: «A Catanzaro in azione una banda di truffatori»

L’associazione di consumatori denuncia casi di incidenti stradali simulati per estorcere denaro: «Presentato esposto in Procura»

Pubblicato il: 05/09/2019 – 12:28
Codacons: «A Catanzaro in azione una banda di truffatori»

CATANZARO «Mentre i riflettori sono tutti puntati sul fenomeno del momento, ovvero la “Samara Challenge”, lungo le strade calabresi va in scena la “truffa della strisciata”». Lo denuncia in una nota Codacons Calabria. «Una sorta di “Strisciata Challenge” – spiegano dall’associazione dei consumatori – posta in essere da spregevoli delinquenti che si aggirano per le strade delle nostre città nel tentativo di estorcere danaro. E, oramai, le repliche non si contano più, tanto da aver oscurato la celebre “truffa dello specchietto”».
«Si tratta di uno stratagemma, organizzato fin nei minimi dettagli – aggiunge la nota – usato per raggirare gli automobilisti da parte di delinquenti seriali. L’ultima segnalazione ieri notte. La “location” è oramai un classico». «Ci troviamo nei pressi dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro – raccontano da Codacons – sono appena calate le tenebre e chi si è recato a far visita ai propri cari ricoverati nel nosocomio, si appresta a risalire sulla propria vettura lasciata in sosta nel popoloso quartiere Stadio. L’episodio di ieri riguarda un anziano signore che, appena ripartito, viene subito fermato da una vettura che gli si arresta davanti: “Ma non lo vedi che mi hai urtato?”».
«Con in testa mille pensieri e la tristezza derivante dall’aver appena fatto visita ad un amico ricoverato – prosegue il racconto – si precipita a scendere dall’auto. Così può notare come, in effetti, sulla sua macchina vi è una striscia di vernice. Esattamente dello stesso colore della vettura dei delinquenti e che fa bella mostra sulla fiancata destra».
Secondo l’associazione di consumatori, «in pratica il malcapitato era già stato individuato in precedenza».
«Solitamente l’identikit della vittima – aggiungono – corrisponde ad una persona sola e che, pertanto, non desta particolari preoccupazioni».
«Così una volta individuato il facile bersaglio – è detto ancora – gli “attori-criminali” hanno tutto il tempo di preparare la sceneggiata, verniciandogli la fiancata destra e restare in attesa del ritorno. Quando la vittima prova a spiegare che non ha urtato proprio nessuno, i compari, perché sono sempre almeno in due – uno che si occupa delle trattative e l’altro che si mette davanti l’auto, per impedire una fuga precipitosa e, forse, anche per coprire la targa – diventano sempre più aggressivi. Tanto da costringere l’uomo a consegnar loro tutto ciò che aveva nel portafoglio».
«In alcuni casi – prosegue la nota del Codacons – ci è stato segnalato come i criminali si siano offerti finanche di accompagnare i poveracci fino al bancomat. Ottenuto il danaro la vettura si è quindi immediatamente allontanata a fari spenti, magari per evitare che si potesse leggere la targa».
Per questo motivo il Codacons ha presentato «una dettagliata denuncia con richiesta di acquisire tutte le immagini dalle telecamere presenti nella zona».
Ed intanto l’associazione di consumatori formula consigli ai malcapitati ad iniziare della richiesta dell’intervento delle Forze dell’ordine. «Utili – sottolineano da Codacons – sia se l’incidente è realmente accaduto ma, molto di più, se si tratta di una truffa. Mai pagare in contanti – suggeriscono – e, se insistono, prendere tempo in attesa dell’arrivo degli agenti, proponendo la sottoscrizione del modello della constatazione amichevole dell’incidente, quindi negare di avere in tasca banconote e proponendo di avvisare un familiare per farsi portare la cifra richiesta ovvero provare cercare la carta bancomat».
«Certo, una maggiore presenza dei vigili sul territorio non guasterebbe – conclude la nota del Codacons – nell’attesa invitiamo tutti i cittadini a segnalare chi si aggira con bombolette o viene avvistato mentre cosparge di vernice le auto in sosta».

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