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Corigliano Rossano, prime "spine" per Stasi

La riorganizzazione degli uffici comunali preoccupa i dipendenti nel centro storico di Corigliano. E le nomine ai vertici dei vigili urbani provocano frizioni con la formazione politica del vicesin…

Pubblicato il: 10/09/2019 – 18:59
Corigliano Rossano, prime "spine" per Stasi

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Primi scricchiolii in casa Stasi?
Riposti gli ombrelloni e accantonata la spiaggia, il comune di Corigliano Rossano entrerà per la prima volta nella “routine” amministrativa, la vita quotidiana con tutti i rodaggi post fusione del caso. Meccanismi che necessitano di tempo e visione prospettica, ma d’insieme, che Flavio Stasi sembra avere ben in mente. Tant’è che nelle scorse settimane ha annunciato una doverosa riorganizzazione degli uffici comunali a partire da settembre, con annesso accorpamento dei doppi settori e servizi comunali (come erano previsti Rossano e a Corigliano, ante fusione) e girandola di mansioni.
In questo contesto è probabile che si registrerà – probabilmente già entro la fine di settembre – già la rotazione del personale fra i vari uffici prevista dalla legge.
E proprio dai primi spifferi che riguardano la riorganizzazione dei servizi, starebbero emergendo i primi malumori. E riguarderebbero il comando della Polizia municipale e gli uffici tecnici.
In una lettera protocollata nei giorni scorsi, un gruppo di dipendenti comunali di Corigliano chiede a Stasi di bloccare la «ventilata ipotesi di accorpamento degli uffici dell’area tecnica a Rossano».
«Oggi, Corigliano Centro – scrivono i 31 firmatari della missiva – depauperato di ogni linfa vitale nel corso degli anni, riesce a conservare una sua rivitalizzazione grazie proprio alla presenza degli uffici comunali e, in particolare degli uffici dell’Area tecnica».
I dipendenti coriglianesi, poi, ne fanno anche una questione di spazi. «Pensare, come stiamo sentendo in questi giorni – insistono – di trasferire tutto ciò in località Rossano, riteniamo che sia non solo un torto nei confronti dei cittadini, ma anche e soprattutto un dispendio di risorse economiche che in una fase del genere sarebbe quanto mai opportuno valutare. Ci riferiamo a quanto si dovrebbe porre in essere presso la sede di Rossano, attualmente, per le notizie in nostro possesso, non in grado di ospitare “sic et simpliciter” tutti gli uffici provenienti da Corigliano. Infatti si dovrebbe dare corso ad interventi di varia natura per consentire ad alcuni edifici di Rossano di essere resi idonei ad ospitare altri uffici».
Dopo aver elencato tutta una serie di edifici idonei ad ospitare a Corigliano l’intero settore tecnico, i 31 dipendenti comunali concludono augurandosi «che si tratti solo di voci e che quindi tutto rimanga inalterato. Nel caso in cui, invece, queste notizie avessero un fondo verità, invitiamo il sindaco a non dare corso a tutto ciò, non è giusto penalizzare ulteriormente Corigliano e i coriglianesi».
Una personalistica visione dal “sapore antico”, smentita dal presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo.
«L’amministrazione – spiega al Corriere della Calabria la seconda massima istituzione comunale – sta lavorando ad una riorganizzazione che tenteremo di attuare in modo del tutto indolore. In questa logica, alcuni settori saranno accorpati a Corigliano, altri a Rossano, poiché così com’è, è una macchina comunale dispendiosa, inefficace e inefficiente. Sarà una rivisitazione fisiologica, peraltro, già presentata alla cittadinanza in campagna elettorale dal sindaco Stasi, attualmente impegnato a ridisegnare la pianta organica del Comune col supporto di esperti del settore e che risponde ad un progetto comune utile esclusivamente a fornire risposte migliori ai cittadini».
Da questa riorganizzazione, di certo non ne usciranno penalizzati i centri storici, altra nota dolente e argomento di critica di queste ultime settimane. «Accorperemo uffici sia a Corigliano che a Rossano, ma solo per rendere più efficiente l’amministrazione comunale e come spiegato tante volte anche da sindaco, nessuno dei due centri storici, in una visione d’insieme, ne uscirà penalizzato».
Settore tecnico a parte, altra spina nel fianco di questi giorni sembra essere il comando dei Vigili urbani. In una nota stampa diramata dal movimento politico “Corigliano Rossano domani”, nel quale militano il vicesindaco Claudio Malavolta e alcuni consiglieri comunali, si è fatto riferimento a decisioni «maturate in ambienti diversi dall’amministrazione».
Un appunto, seppur velato, che i ben informati ricondurrebbero all’ipotetica individuazione di un nuovo comandante della Polizia municipale, per volontà del sindaco, con lo collocamento dell’attuale in altra posizione amministrativa analoga. Voci, infine, spifferano di malumori, proprio sull’argomento, fra il sindaco ed il suo vice.
Sarà. Di certo una riorganizzazione degli uffici comunali è necessaria. Checché ne dicano ormai (ancora?) gli amanti del “campanile”. (l.latella@corrierecal.it)

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