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Porto di Diamante, «per l’Anac ci sono anomalie nell’affidamento dei lavori»

Lettera di Magorno a Oliverio: «La Regione verifichi i requisiti del concessionario e le garanzie fideiussorie che ha presentato»

Pubblicato il: 24/09/2019 – 15:23
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Porto di Diamante, «per l’Anac ci sono anomalie nell’affidamento dei lavori»
DIAMANTE In merito alla realizzazione del porto di Diamante il sindaco, il senatore Ernesto Magorno, ha scritto al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio. Magorno ricorda al governatore la diffida, inviata dal Comune alla Regione, «a intimare al concessionario l’immediata ripresa dei lavori oggetto di appalto avviando, in mancanza, decorsi infruttuosamente 15 giorni, le procedure di risoluzione previste, tanto dal Contratto quanto dalla legge, in conseguenza dei plurimi inadempimenti consumati». 
«È chiaro – spiega Magorno – come interesse primario di questo Comune continui ad essere la realizzazione dell’opera portuale. Ma è altrettanto chiaro che a fronte di un perdurante immobilismo nella realizzazione dei lavori non ci può esimere dal mettere in campo azioni risolutive che possano finalmente porre fine allo scempio che, purtroppo, che da ormai troppo tempo caratterizza negativamente a Città di Diamante privandola di un’opera capace di dare impulso e sviluppo a tutta l’economia dell’Alto Tirreno cosentino. Ed è proprio alla luce di queste considerazioni che si impone in capo alla Regione Calabria, l’adozione di immediate azioni finalizzate alla risoluzione della problematica». Queste azioni, per Magorno, dovranno «passare, tra le altre cose, anche da una attenta verifica circa le reali e concrete possibilità del concessionario di poter effettivamente essere in grado di poter realizzare i lavori in questione. Ben vero la Ati Icad Costruzioni Generali Diamante blu srl ha sempre rimarcato di essere in possesso dei requisiti generali, economico – finanziari e tecnici previsti nel bando di gara e nella lettera di invito. A fronte di tali assunti, tuttavia, non risulta a questo Comune che vi sia stata mai stata una minuziosa attività di verifica volta ad accertare in capo al Concessionario la permanenza di tali requisiti. Requisiti che, laddove dovessero mancare, non solo imporrebbero alla Regione Calabria l’immediato avvio delle procedure di risoluzione contrattuale, ma, come ben evidente, di fatto, evidenzierebbero una assoluta impossibilità della società a realizzare i lavori». Il sindaco fa riferimento a una comunicazione dell’Autorità nazionale anticorruzione del 20 settembre 2019, «che ha evidenziato, in maniera ben distinta, alcune anomalie/irregolarità che hanno caratterizzato e che tuttora caratterizzano la procedura di affidamento». Per questo chiede a Oliverio «di disporre e/o far disporre una verifica concreta e analitica della permanenza, in capo al Concessionario, dei requisiti di cui all’art. 3 del Contratto di affidamento del 30.11.2009, verificando, in particolare, se la società, anche in relazione alle risultanze di bilancio e patrimoniali, goda di sufficienti garanzie economico-patrimoniali proprie, o comunque di linee di credito avallate da investitori e/o istituti di credito, che le consentano di realizzare le opere affidate». Inoltre, «oltre che per ragioni di natura procedurale anche per motivi squisitamente pratici – scrive ancora Magorno –, le chiedo altresì che venga disposta un riscontro in ordine all’attuale validità ed efficacia delle garanzie fideiussorie alla stessa rilasciate per l’esecuzione dei lavori, sia principali, che complementari».
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